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Latina. Salvi i lavoratori Tetrapak. Paulo Nigro: «Ciò che è stato unico in questa vicenda è stato l'impegno di tutti per fare il miracolo»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS con Paulo Nigro, presidente di Tetra Pak Italia. La società, che aveva annunciato lo scorso 26 aprile la cessazione delle attività dello stabilimento di Latina, ha venduto lo stesso alla BSP Pharmaceuticals, che - una volta riconvertitolo - inizierà la produzione di farmaci antitumorali, riassumendo gran parte (110 su 130) dei dipendenti della precedente azienda.
«Ciò che è stato unico in questa circostanza - esordisce Nigro - è stata la buona volontà di tutte le persone coinvolte in questo che ho chiamato "un miracolo"».
Cosa augura a tutti i vostri ex-lavoratori, che negli anni hanno raggiunto un alto livello di specializzazione?
«Continuo a considerarli la grande ricchezza di questa azienda: Tetra Pak Latina era parte della grande famiglia della Tetra Pak Italia, di cui facevano parte 600 dipendenti. La loro competenza è ai massimi livelli e questo è uno dei valori più grandi che possiamo passare alla Bsp che prende in mano il nostro stabilimento. È stata solo una motivazione di mercato, quella che ci ha obbligati a dismettere lo stabilimento».
Tornando indietro nel tempo, tornereste a riallocare lo stabilimento a Latina Scalo?
«Si, assolutamente. Latina ci ha dato per oltre trent'anni grandi soddisfazioni e un grande successo. Oggi il mercato è cambiato e anche a causa della concorrenza abbiamo dovuto prendere la decisione di chiudere».
C'è stato un momento difficile nel corso della trattativa, in cui avete temuto di non poterla concludere?
«Posso dire che ci sono stati momenti difficili, di tensione, perché gli ostacoli erano tanti, ma con buona volontà abbiamo trovato soluzioni per ognuno di questi ostacoli».
Andrea Apruzzese
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