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Sezze. L'incredibile leggerezza della sinistra: manco sono partiti e già si sfasciano. L'Unione attacca la costituente del Partito Democratico
Ancora non si inizia e già qualcosa scricchiola anche all’interno dell’Unione. Mentre la Cdl è andata in frantumi, all’interno del centro sinistra ci sono delle voci fuori dal coro provocate da ruggini del passato e da scelte non condivise: le primarie. Lo testimonia il durissimo intervento dei partiti dell’Unione (assente la firma in calce dell’Udeur di Enzo Polidoro. Perché?) contro l’associazione costituente del Partito Democratico, capeggiata da Rinaldo Ceccano. «Più volte e in diverse occasioni abbiamo denunciato l’imbarbarimento della politica a Sezze, il suo essere stata usata per realizzare gli interessi di pochi anziché il bene comune. L’attacco contro l’Unione portato dall’Associazione per la costituente del P.D. è del tutto immotivato e serve soltanto a creare divisioni, confusione e sconcerto tra quanti guardano con speranza al progetto politico che il centrosinistra di Sezze sta costruendo, con passione, onestà di intenti e tenacia, con il quale si presenterà e sul quale chiederà la fiducia agli elettori». Ds, Margherita, SDI, Verdi, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Italia dei Valori e Tutti per Sezze ricordano a Ceccano e compagni che nel corso dell’ultima riunione del tavolo dell’Unione, a cui erano presenti anche due rappresentanti dell’associazione, è stato raggiunto un accordo politico sulle primarie e in quella sede è stato elaborato il documento politico che veniva subito sottoscritto da tutti i rappresentati, compresi quella dell’associazione. Quindi «non è assolutamente vero che il documento è stato elaborato in altre sedi ed imposto da una presunta triade!» I rappresentanti dell’Associazione, infatti, «solo la mattina seguente hanno ritirato l’adesione». Altro che «giocare al risiko», altro che «perseguimento degli interessi personali»! «L’Unione – continua la nota - si è confrontata in modo serrato e sereno sui progetti politici per risollevare la città dalla situazione di crisi drammatica in cui versa. Non ci interessano le logiche spartitorie. Se l’obiettivo dell’Associazione è quello di rompere con il centrosinistra di Sezze e poter ufficializzare la sua adesione al progetto qualunquista e di potere che Zarra vuole proporre, ne prendiamo atto. Ma spieghino anche come si coniuga tutto questo con il Partito Democratico. Risulta incomprensibile che una associazione che nasce a livello nazionale con l’obiettivo di unire i riformisti, di superare le divisioni nel campo progressista, a Sezze si propone come lista civica e per di più crea, volutamente e senza alcun valido motivo, contrasti e confusione nell’alleanza di centrosinistra e addirittura paventa di potersi presentare al di fuori dell’Unione». Il documento intende chiarire alcuni passaggi oscuri dell’attuale politica locale. La politica è fatta di fatti, di comportamenti e di scelte, e se la costituente del P.D. ha fiutato fuori dal terreno del centro sinistra qualche occasione, forse, allora, i suoi componenti dovrebbero parlare a titolo personale e non come Partito Democratico.
Alessandro Mattei
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