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Latina. Nessuno tocchi Caino. Benedetto Della Vedova (Riformatori Liberali): «L'Italia si impegni contro l'esecuzione capitale di Saddam Hussein»
«Il processo e la condanna a morte di Saddam Hussein non sono stati una vendetta politica.
La loro legittimità è pienamente fondata e non contestabile. Ciò non significa che
l’esecuzione della sentenza debba essere data per scontata e non valutata secondo altre
considerazioni di principio e di opportunità». Osserva Benedetto Della Vedova, presidente
dei Riformatori Liberali e deputato di Forza Italia:
«Se la pena venisse commutata nel carcere a vita, il terrorismo irakeno sarebbe privato di
un "martire" e la società irakena darebbe la dimostrazione (assai più esemplare di
un’esecuzione) di avere completamente lasciato alle spalle il proprio passato di violenza.
Sarebbe certo una scelta sorprendente, ma assai più in linea, in termini generali,
con la modernizzazione giuridica e civile su cui il paese si è incamminato, e assai
più conveniente, in termini strategici, nella lotta al terrorismo interno.
Il Governo italiano dovrebbe impegnarsi su questo punto a rafforzare le posizioni
del presidente irakeno Talabani. Ed avrebbe dalla sua probabilmente il sostegno
dell’intero Parlamento. A patto - ovviamente - di non trasformare questo impegno
nell’ennesima campagna "anti coalition of the willings", che, oltre ad essere sbagliata,
priverebbe questo tentativo di ogni possibilità di riuscita».
Elisabetta Rizzo
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