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Latina. Ex Orsal, esposto-denuncia alla corte dei conti di Giorgio De Marchis. «La Magistratura verifichi se c'è stato un danno erariale»
«Con riferimento alla vicenda della ex Orsal domani sarà presentato un esposto alla Corte dei Conti per chiedere alla magistratura contabile di effettuare gli accertamenti necessari a verificare la sussistenza di un danno erariale». Scrive Giorgio De Marchis, consigliere comunale dei Democratici di Sinistra:
«In particolare si chiede di verificare i motivi per cui il Comune, di fronte alle pretese del Consorzio di Bonifica prima e della Lepanto poi, sia rimasto completamente inerte, rinunciando a dimostrare insussistenza del credito del Consorzio nei suoi confronti.
Il Comune, infatti, dopo essere stato condannato dal Tribunale di Latina a pagare per l’occupazione illegittima dell’area ex Orsal, avrebbe dovuto proporre appello avverso la condanna, dimostrando che quel lotto di terreno, scaduti i termini dell’occupazione di urgenza (e quindi dal 1984), era tornato nella disponibilità del consorzio di Bonifica stesso. Situazione che trovava conferma nella avvenuta cessione del terreno alla Lepanto s.r.l. da parte del Consorzio di Bonifica, che agiva come legittimo proprietario nella piena disponibilità del bene.
Ma, data l’inerzia del Comune di Latina, la condanna al pagamento è ormai passata in giudicato e a quell’obbligo l’amministrazione comunale ha il dovere di adempiere.
Occorre ricordare che la delibera per il pagamento dell’indennizzo alla Lepanto non è stata votata dal Consiglio comunale del 30 ottobre scorso perché le forze politiche del centro destra hanno fatto venir meno il numero legale.
L’atteggiamento irresponsabile dei partiti della CdL rischia di prolungare ulteriormente i tempi, con conseguente aumento degli interessi di mora.
L’accertamento e l’eventuale ispezione che la Corte dei Conti vorrà disporre servirà a far luce anche su tutti i debiti fuori bilancio assunti dal Comune di Latina e che questa amministrazione non riesce a saldare.
Occorre ricordare che il Comune di Latina, invece di avviare le trattative con i privati volte a trovare una soluzione transattiva che ridurrebbe di molto i costi dell’amministrazione comunale, preferisce la via giurisdizionale che lo ha visto soccombere diverse volte».
Andrea Apruzzese
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