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Latina. Primarie. Roberto Lessio candidato. Una vita spesa tra associazioni e impegno ambientalista. «Una nuova prospettiva di sviluppo»
Il comitato per unaltralatina sorto per sostenere la candidatura a sindaco di Roberto Lessio, annuncia di aver superato abbondantemente il numero di firme necessario per poter partecipare alle elezioni primarie per la scelta del candidato del centrosinistra.
Il risultato non era scontato visto che Lessio non è supportato da alcun apparato di partito e rappresenta una proposta nuova tra i candidati del centrosinistra.
Il comitato, composto da esponenti dell’associazionismo ambientalista , delle associazioni culturali e sociali, da operatori economici, si richiama alle esperienze di mobilitazione avvenute negli ultimi anni su temi quali il corridoio tirrenico meridionale, il termoinceneritore Montello/Bainsizza, Acqualatina.
È proprio per fornire una prospettiva di sviluppo ad un territorio sempre più oggetto di penetrazione da parte della criminalità mafioso-camorrista, che sempre più soffre una crisi occupazionale, che vede crescere in città vere e proprie emergenze su bisogni quali la casa e la povertà, occorre individuare proposte e progetti basati sulle vocazioni locali.
Sviluppo sostenibile del nostro litorale, un sistema di mobilità efficiente e razionale, rilancio dell’agricoltura di qualità, periferie dotate di servizi, valorizzazione dell’associazionismo, incentivazione e promozione delle energie alternative, rappresentano alcuni dei punti qualificanti dell’impegno che Roberto Lessio porterà in questa campagna elettorale.
È proprio la storia di Lessio che testimonia l’affidabilità della candidatura: imprenditore e consulente nel campo dell’agricoltura biologica è sempre stato in prima fila nei movimenti che si sono battuti per la chiusura della centrale nucleare di Sabotino e per il ricorso alle energie alternative; per il ricorso ad una decisa raccolta differenziata dei rifiuti contro l’ipotesi del termoinceneritore; per una gestione pubblica dell’acqua che rappresenta un diritto e non una merce; per la realizzazione di piste ciclabili, isole pedonali, trasporto pubblico; per una società aperta alle nuove etnie provenienti da altri paesi contro una cultura razzista e discriminatoria; per la promozione del commercio biologico equo e solidale.
Diana A. Harja
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