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Latina. Primarie. Lidano Grassucci: «Ci sono sfide da far ridere, come il Real Madrid contro un Sezze-Setina che giochi senza portiere...»
La sinistra farà le primarie, ci sono sei candidati, sei competitori per un posto di campione. Tutte degnissime persone, qualcuna anche con una dignità politica solida, è il caso di Fortunato Lazzaro, qualcuna con importante avvenire, Emilio Ciarlo, qualche altra con ragioni politiche solide è il caso di Rita Ricci di Rifondazione. Ma la sinistra non ha bisogno di corridori, ma di campioni. Serve Coppi, Bartali non Learco Guerra che pure fu grandissimo.
Ho incontrato al bar Alessandro Catani, era uno fra dieci, ma non passava inosservato, destava attenzione. I democristiani hanno governato per 70 anni, e ancora sarebbero in campo se qualcuno non avesse barato per vie giudiziarie, perchè sapevano scegliere i capi. Non cercavano insipidi travet, ma persone capaci di destare odi, consensi, ma che sapevano di qualche cosa. Parla e si capisce quello che dice, cerca e trova argomenti. In un congresso socialista trovavi gente come Passamonti e Calvi, persone capaci di argomentare, che studiavano che non avevano bisogno di “primarie” perchè venivano dall'università della politica.
Zaccheo contro Mansutti dal punto di vista del consenso è come uno scontro tra il Real Madrid e Sezze-Setina con quest'ultima che gioca senza portiere.
Ho sentito dire che Mansutti prende i voti al centro, catalizza i moderati. I centristi hanno una caratteristica peculiare, stanno sempre con chi vince e i moderati non possono perdere. La sinistra di Latina sta preparando il proprio suicidio, politico. Rischia di contare in città come il due di denari quando la briscola sta a bastoni.
I democristiani facevano studiare i loro giovani migliori da sindaco per 20 anni, e poi li mettevano in campo. Da noi i sindaci “laureati” erano Catani e Enrico Forte, gli eretici socialisti avevano Passamonti. Sarebbero competitori veri, invece stiamo per certificare la prima sinistra finta e tra cinque anni all'erede di Zaccheo contraporremo Redi. La sinistra gambero.
Lidano Grassucci
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