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Latina. Finanziaria. Riccardo Pedrizzi sul tramonto della sinistra: «Prodi come Robin Hood non è credibile: è leggermente sovrappeso»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS con Riccardo Pedrizzi, deputato di Alleanza Nazionale per parlare
di Finanziaria, questo pasticciaccio brutto della sinistra che tanto consenso sta facendo
perdere al governicchio abusivo di Romano Prodi. Lui dice che scontenta tutti, quindi è buona.
«Bisogna dargli ragione. Ma sulla prima parte. Scontenta tutti. Scontenta le famiglie,
gli ordini professionali, gli enti locali, i sindacati. Una Finanziaria al massacro che
non rispetta gli impegni che Prodi aveva preso nel documento di programmazione del luglio
scorso, dove aveva disegnato riforme di tipo strutturale. Si tocca invece la prima casa,
il piccolo risparmio, i ticket, 27 euro per andare al pronto soccorso: si tocca cioè
la fascia debole della popolazione, perché chi ha amicizie si fa curare a casa».
Eppure Prodi aveva dichiarato che non avrebbe alzato le tasse. Rutelli oggi gioca
alle tre carte. Ma questa confusione a sinistra sarà mica troppa? «Io non voglio fare
il gioco delle parti. Ma quando un presidente della Corte dei Conti dice che è una Finanziaria
sbilanciata sul lato della pressione fiscale per due terzi. Siamo arrivati all'80% di nuova
imposizione. E questo lo dice anche il Governatore della Banca d'Italia: è la pressione
più alta degli ultimi 15 anni. E l'ultima, quella per entrare in Europa, l'abbiamo pagata
sempre con un governo di centrosinistra. Rutelli dice che vuole restituire le imposte.
E lui era il sostenitore della tassa di soggiorno. I famosi 5 euro al giorno ritirati
sotto il fuoco del centrodestra». Prodi come Robin Hood, dice che toglie ai ricchi
per dare ai poveri. In realtà toglie a tutti. «Sì, ed è questa la cosa grave.
Prodi, che è un po' troppo in sovrappeso per immaginarlo come Robin Hood, non colpisce i ricchi. Queste nuove tasse vanno a colpire le fasce deboli
della popolazione e non aiuterà gli incapienti, coloro che non possono vedersi
ridurre le imposte perché non hanno alcun reddito. Invece a uno che ha comprato
una macchina da 150.000 euro gli fa un baffo una tassa aumentata di poche centinaia di
euro. I guai sono per chi ha una piccola macchina».
Tutti in piazza il 2 dicembre, per la manifestazione organizzata dalla CdL, per una svolta
liberale... «Un appuntamento importante. È necessario esserci».
Elisabetta Rizzo
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