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Latina. Arte e sacro, il nuovo numero dell'Antologia Luz. Con Mauro Cascio e Maurizio Camerata, tra gli altri, Antonio Pennacchi e Diego Fusaro

Sta per uscire il nuovo numero di Luz, l'Antologia di Studi Tradizionali diretta da Mauro Cascio e Maurizio Camerata. Si tratta di un numero doppio, di carattere monografico, dedicato ad "Arte e sacro". Oggetto di riflessione per gli studiosi chiamati a contribuire allo studio (tra cui lo scrittore Antonio Pennacchi e il filosofo Diego Fusaro, il cui ultimo libro, "La Farmacia di Epicuro" ha la prefazione di Giovanni Reale), se l'arte sia stata, sia o possa essere espressione di una verità suprema o, in mancanza di verità assolute, possa almeno presentare il travaglio e il dolore della ricerca. L'arte è educativa quando pone domande, quando rinvia, quando inquieta? Oppure ha in sé il metro della sua misura, non dipendendo da altro; può cioè essere bella senza essere espressione del sacro, senza essere vera? In altre parole: è autonoma, è legge a se stessa l'arte? Insomma, non è la propaganda partitica e sindacale a costituire un fatto artistico, non la demagogia populista o il giustizialismo della piazza, non le bordate contro l'ordine costituito, ma nemmeno il piacevole, lo spettacolo o l'intrattenimento, né il virtuosismo, l'abilità soggettiva. In questo numero, dopo le introduzioni di Maurizio Camerata ("Arte e Sacro") e di Mauro Cascio ("La serenità dell’Arte e il suo Tramonto") ci sono gli interventi di Antonio Pennacchi, ("Poesia, Metrica e Preghiera. Appunti sul decasillabo manzoniano"), Biagio Genovesi, ("Heidegger e i Poeti del Nuovo Sacro: Trakl e Rilke"), Anna Maria Augugliaro, ("Spigolando tra versi e intimità di Giosuè Carducci"), Aurora Distefano, ("Il Gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach e l’Arte Sacra dell’Esperire"), Mauro Cascio, ("Il Sacro nel Teatro di Dario Fo"), Vittorio Vanni, ("Honoré de Balzac e la Ricerca dell’Assoluto"), Diego Fusaro, ("Max Scheler: Sentimento religioso e preghiera da un punto di vista fenomenologico"), Sabrina Madia, ("Il Viaggio al centro della terra di Jules Verne come viaggio alla scoperta di Sé"), Antonio Silvestre, ("L’Esistenzialismo critico di Albert Camus"), Claudio Ruggiero, ("Sacro e Profano nel Teatro di Durrenmatt"), Gaetano Lo Monaco, ("Il Settimo Sigillo di Bergman"), Federico Pignatelli, ("Il Cristo di Alejandro Jodorowsky. Il dolore del mondo ed il riscatto ne 'La Montagna sacra'), Fausto Mottola, ("Il Senso e la Percezione del Sacro nell’Armonia e nella Narratività musicale"), Dario Di Mambro, ("Considerazioni sull’Arte del Caravaggio"), Luca Viglialoro, ("Tra epifania e Kenosi, brevi considerazioni filosofiche sulla doppia natura dell’Icona"), Carlo Poddighe, ("Trascendenza e Immanenza nell’Arte figurativa cinese"), Domenico Cambareri, ("Michele Propospathario"). Nei mesi scorsi Luz è stata presentata in svariate città italiane, Latina, Catania, Roma, Pisa, Altopascio (Lucca), Firenze, Perugia con importanti personaggi del mondo culturale ed artistico, tra cui Giuseppe Giarrizzo, ordinario di storia e preside della Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania, Sergio Moravia, ordinario di Storia della Filosofia all'Università di Firenze e Mario Pirovano, attore della compagnia di Dario Fo e Franca Rame.

Diana A. Harja


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