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Latina. Basket. Cuomo, ancora fotofinish. Al Palabianchini una vittoria con Pistoia problematica per tutti i tifosi sofferenti di cuore
Ai microfono di ParvapoliS Ignacio Ochoa. Si annunciava un match terribile per la Cuomo, e così è stato, contro una delle favorite per il salto di categoria, quella Pistoia, già semifinalista ai play off lo scorso anno e che non fa mistero delle sue ambizioni per il campionato in corso. Si comincia con Damiao, Grasso, Svoboda, Ochoa e Virgilio in campo, la Cuomo sembra attenta in difesa, che tra l’altro fronteggia un trio come Pol Boldetto, Chiaramello e Toppo, tra i migliori del campionato, oltre a super-Mike Gizzi, capocannoniere delle ultime stagioni di B1 e giustiziere della Cuomo lo scorso anno con la maglia di Patti. Buona difesa, ma attacco da tregenda, con Damiao che si sblocca dopo uno sconfortante 0 su 3, e Svoboda che è il migliore tra i suoi all’inizio, supportato da Grasso. Testa a testa e una tripla di Gizzi a fil di sirena porta avanti Pistoia che chiude i primi 10 minuti avanti per 21 a 19. Secondo quarto, fuori Damiao e dentro Passaglia, ancora lontano dalla condizione il gigante d’ebano, Pistoia inanella una sequela di triple, comincia Bortolazzi, arrivando al massimo vantaggio di +7, presto ricucito da Causin e Virgilio, che sblocca lo “zero” dal suo totalizzatore (l’alluvione arriverà dopo) con due liberi. Buono, buonissimo Ochoa in questa fase che piazza due triple che tengono lì Latina, ma Gizzi e Masieri replicano le bombe, Pistoia qui segna solo da tre, e si va all’intervallo grande sul 52 a 45 per i toscani. Bene Causin e Ochoa sin qui, a fasi alterne Grasso e Svoboda, poco preciso Virgilio, male Damiao. Grasso è a 4 falli, e Zanchi ributta dentro Damiao. Inizio della terza frazione e Pistoia sembra scappare definitivamente: Gizzi ne fa sei di seguito volando a 18 di personale, e massimo vantaggio Pistoia che va a +11. Zanchi passa a uomo e Pistoia ora fatica in avanti, Ochoa e Causin portano la Cuomo a meno 3.Arrivano i tifosi di Pistoia, e sugli spalti si accende un po’ di parapiglia, a tre minuti dalla fine del tempo tripla siderale di Masieri per Pistoia, sull’azione successiva Damiao e Virgilio si scontrano prendendo un rimbalzo e consegnano palla a Zaccariello che insacca indisturbato. E qui Virgilio si incazza e diventa Hulk, non c’è altra spiegazione perché da qui per lui comincia un’altra partita. Manco fosse stato morsicato da una tarantola, prende palla e va da solo a segnare, finisce il terzo quarto col capitano caricato a palla ma con Pistoia ancora avanti 69 a 64. Si rientra e Virgilio è più verde che mai, fa sei punti di seguito e la Cuomo mette il naso avanti dopo una vita, 70 a 69 e il pallottoliere del capitano pontino comincia a girare vorticosamente toccando quota 19.Il parziale è di 9 a 0 e Latina è avanti di 4 a 7 minuti dalla fine. Virgilio vola spalleggiato da Ochoa e Causin, ma proprio una palla persa in avanti da Alberto regala il meno uno ai biancorossi toscani, quando mancano 3 minuti e 49 alla fine e Zanchi chiama il time out. Ne esce meglio Latina, che con una bomba di, indovinate chi, Virgilio, ed una palla persa in avanti dai toscani costringe mister Friso a chiamare a sua volta la sospensione. La Cuomo mantiene il margine, sino ad arrivare 83 a 78 a 1 e 22 dal termine, quando una bomba di Chiaramello riapre il match. Ci pensa Virgilio, che fa l’85, fa fallo e poi lo riceve, e alla fine ruba palla e segna il definitivo 91 a 85, chiudendo un ultimo quarto da stratosfera in cui ha messo a segno 22 punti. Alla fine faranno 33 centri personale per il capitano, condottiero di un’armata che adesso è autorizzata a pensare in grande. Prossimo banco di prova, durissimo, sarà subito domenica: si va a Firenze, un’altra delle strafavorite. Erano tre: Brindisi e Pistoia sono state bastonate, andare a vendemmiare in riva all’Arno sarebbe un sogno, ma con un Virgilio così ed una squadra in questo stato di grazia, ogni obiettivo è possibile
Maurizio Targa
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