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Latina. Vitali senza se e senza. «Nei Verdi c'è una deriva comunista. Chi come me dentro ha un'anima liberale non può per nulla accettarlo»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS con Fabrizio Vitali, presidente del gruppo provinciale dei Verdi di Latina. Tensione all'interno del gruppo derivante da una differente visione programmatica tra lei e il coordinamento comunale presieduto da Giorgio Caccioppo. Queste differenti visioni si sono in particolare accentuate sull'indicazione di voto da dare agli aderenti in occasione delle primarie del centro sinistra per la scelta del candidato alla carica di sindaco di Latina. Qual è la situazione? «L'esecutivo comunale dei Verdi ha deciso di dare libertà di voto per le prossime primarie dell'Unione che si terranno domenica prossima, 3 dicembre. Nell'ambito di questa decisione, Fabrizio Vitali, presidente del gruppo provinciale dei Verdi, ha deciso di appoggiare quella che considera la migliore candidatura per un'inversione di tendenza in questa città, ovvero quella di Maurizio Mansutti (Margherita). Per questa mia posizione sono state poi fatte delle censure nei miei confronti, forse con leggerezza, e di cui non ritengo ve ne fosse bisogno: molti degli iscritti sono infatti sulle posizioni di Mansutti. Andiamo avanti su questa strada perché riteniamo che l'alternanza in questa città deve essere possibile». Quanti sono gli iscritti al movimento? «Gli iscritti non sono poi molti (d'altronde, anche il costo della tessera non è di scarso rilievo), circa una cinquantina, ma ci sono molti simpatizzanti che ci appoggiano e fanno politica con noi. Credo che la storia dei Verdi in questa città - almeno con me - abbia fatto sempre riferimento all'onestà intellettuale, a delle prese di posizione trasparenti e chiare, su qualsiasi questione, sia relativa ad opere pubbliche, che alla tutela dell'ambiente, oltre che a questioni politiche. La miglior cosa da fare oggi non è sostenere integralismi insostenibili, ma pensare ad uno sviluppo sostenibile». Ha fatto riferimento agli "integralismi": quanti dei cinquanta iscritti sono "integralisti"? «Probabilmente alcuni dei nostri iscritti e attivisti in questa campagna elettorale appoggeranno il candidato di Rifondazione, (Rita Ricci, ndr), altri appoggeranno il candidato che fa riferimento ad un'associazione ambientalista (Roberto Lessio, ndr), però credo che la maggior parte dei Verdi, e di chi fa politica con Fabrizio Vitali, appoggiano oggi, insieme a me, Maurizio Mansutti. C'è una deriva verso la sinistra massimalista che un po' mi preoccupa». Un consigliere della circoscrizione Latina II, Coriddi, parlando di "sciacallaggio politico", ha polemizzato con lei sulla stampa: nel suo comunicato si legge che «Vitali non deve continuare a prendersi meriti, sulla realizzazione di opere pubbliche, che spettano all'Amministrazione». Come ribatte? «Bisogna interpretare ciò che si ascolta e si legge, anche ciò che scrivo o dico io. Il mio contributo alla realizzazione di opere pubbliche in alcuni quartieri della città di Latina c'è ed è venuto anche grazie alla perseveranza che abbiamo adottato negli anni per ottenere alcune opere. Ma soprattutto inviterei il consigliere di circoscrizione (che è un ruolo importante dal punto di vista istituzionale) a venire con me nelle strade per far politica». Lei è consigliere provinciale: in questi giorni ci sono parecchi movimenti in via Costa: da una parte Carturan che polemizza con il sen. Michele Forte, segretario del suo partito, l'Udc, per poi fare un passo indietro, e dall'altra Alessandra Mussolini che chiede di entrare in giunta. Qual è la sua analisi della situazione della maggioranza? «Anche se la situazione sembra in movimento, non credo però che personalismi o singole ambizioni possono far sì che cambi il governo della Provincia o che addirittura il governo della Provincia cada. La Mussolini potrebbe entrare in maggioranza e naturalmente a quel punto chiederebbe un assessore».

Andrea Apruzzese