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Latina. Uccidete la democrazia, quando la libertà di espressione diventa licenza di sputtanare. Rita Ricci: «Ma Deaglio è un martire...»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Rita Ricci, di Rifondazione Comunista.
Le Primarie ce le siamo lasciate alle spalle, ha vinto Mansutti, lei ha
comunque fatto una bella figura, raccogliendo quasi 500 voti e battendo
persino Emilio Ciarlo. Per quale motivo ha deciso di mettersi in gioco?
«Perché ci sono anche persone di sinistra, persone che la pensano
diversamente e che sognano una Latina un po' diversa». Nei giorni
scorsi si è parlato molto del dvd di Enrico Deaglio, indagato
per notizie false e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico. Ha
accusato il centrodestra di aver truccato le elezioni con un software.
Aldilà della parte penale e della scorrettezza del centrosinistra,
non trova ci sia un doppio binario di giudizio? Lo avesse fatto un
giornalista vicino a Berlusconi apriti cielo... Invece: tante scuse,
abbiamo sbagliato, arrivederci. «Esiste appunto una doppia misura
per misurare le persone. Non tutti possono dire tutto. La nostra
Costituzione è una delle più belle, è una delle più alte e nei suoi
articoli prevede la libertà di espressione. Esiste un discorso di potere
politico ed economico che anche nel nostro Paese fa sentire il suo peso.
Per cui non tutti possiamo esprimerci in libertà». Per la serie: quando
la libertà di espressione diventa licenza di uccidere. Torniamo al falso
documentario, allarmistico già dal titolo: "Uccidete la democrazia",
ma secondo lei, a rigor di logica, come può una maggioranza vincente
accusare un'opposizione che ha perso per un pugnetto di voti di
aver taroccato i voti? «Io penso che aldilà dei brogli, fatti o no
Deaglio fa solo supposizioni sulle schede bianche. Chi crede nella
democrazia, indaga comunque, aldilà dei risultati». Ma Berlusconi
fu il primo a denunciare. Un controllo avrebbe portato alla verifica
chiesta con tanto furòr giustizialista dal direttore del Diario...
«Sì, però, proprio perché magari aveva sentito l'odore prima». Ma
lui dice di aver sentito l'odore dall'altra parte. E soprattutto ha chiesto
l'intervento dei magistrati, non ha fatto fare a Emilio Fede un Dvd.
Per terminare: ultimamente si parla sì di questo film, ma da settimane
si parla di spie russe, di controllori italiani, di servizi segreti
sempre più servizi e sempre meno segreti. Un modo per sviare l'attenzione
da quel pasticciaccio brutto che si chiama finanziaria? «Questa
Finanziaria è un grosso ostacolo per il governo di centrosinistra.
Purtroppo non abbiamo tutti gli stessi strumenti e le stesse capacità
per informare i cittadini e le cittadine.
Il governo si è trovato di fronte ad un bilancio catastrofico. Non poteva
non intervenire. Certo, alcune scelte possono essere criticate. Troppi
fondi alla scuola privata. Troppi soldi alla guerra, giusto per dire
qualcosa».
Elisabetta Rizzo
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