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Latina. Oggi il convegno della CNA. Gli artigiani pontini discutono lo sviluppo possibile del territorio. «Le PMI sono la risorsa più preziosa...»
“Quali strategie per garantire un'azione di sistema finalizzata ad una maggiore competitività” Questo il tema che verrà affrontato nella annuale assemblea della Cna che si svolgerà oggi pomeriggio alle 16.30 presso la sala Step di Latina. Apriranno i lavori Francesco D'Arco ed Enzo Vaccarella, rispettivamente presidente e direttore generale della Cna di Latina; interverranno: Giuseppe Di Rubbo, assessore lavoro e sviluppo del Comune di Latina, Domenico Di Resta, presidente commissione sviluppo economico Regione Lazio, Silvio D'Arco, assessore attività produttive Provincia di Latina, Antonio Zanganella, presidente Cna Lazio, Luigi Annunziata, presidente Palmer, Giovanni Moscherini commissario autorità portuale Civitavecchia-Fiumicino-Gaeta. Le conclusione saranno tratte da Ivan Malavasi presidente nazionale della Cna. “Bisogna porre al centro del dibattito – spiega Francesco D'Arco - le tematiche strategiche per il futuro sviluppo socio-economico ed occupazionale del nostro territorio. Uno sviluppo che ha un nuovo e non più rimandabile, obiettivo: la definizione di strategie capaci di garantire azioni di sistema, finalizzate ad aumentare la competitività delle imprese e del territorio. In queste azioni di sistema, l’interlocutore naturale è sì il territorio ma sono soprattutto le imprese che vi sono localizzate. Il nostro compito, quindi – conclude D’Arco - è quello di rivolgerci e finalizzare queste azioni a quelle aggregazioni significative di Piccole e medie imprese locali”. Sono queste le premesse per un utilizzo efficace dei fondi europei 2007 – 2013 assegnati alla regione Lazio che ammontano ad circa 2 miliardi e 100 milioni di euro, pari al 12% del totale dei fondi destinati all’Italia. Circa 1,5 miliardi sono stati destinati ai programmi operativi regionali dell’obiettivo “competitività e occupazione”, mentre 663 milioni di euro provengono dal “fondo nazionale aree sottoutilizzate”. “In pratica, occorre – sostiene Enzo Vaccarella – realizzare un tavolo territoriale di concertazione per avviare il “Progetto Latina”, così com’è intenzione della Regione Lazio e l’incontro con Marrazzo era un’occasione da non perdere. Comunque c’è sicuramente il tempo ed il modo per riprendere questo ragionamento attraverso la proposta di costituzione dei “Tavoli settoriali”, che saranno costituiti per definire le proposte operative da inserire nel quadro generale di riferimento della concertazione. Un metodo che riteniamo possa essere condiviso, perché ci richiama alla elaborazione di un programmazione basata sulla nostra capacità di proporre progetti concreti e cantierabili, finalizzati a consolidare la nostra economia in un processo di sviluppo reale. Anche perché la competizione globale – continua Vaccarella - si vince partendo dal locale. E noi abbiamo diverse potenzialità che ci derivano dalla presenza di più opportunità a partire da quelle rappresentate da grandi imprese per le quali dovremmo impegnarci per favorire il loro consolidamento e la loro permanenza. Bisogna lavorare perciò alla creazione ed al miglioramento di un indotto sempre più qualificato, innovativo e competitivo rappresentato dall’artigianato e dalla piccola impresa di qualità, che sono altre nostra potenzialità. Questo permetterebbe - conclude - una maggiore stabilità delle imprese esistenti e una capacità di attrazione per nuovi investimenti ed insediamenti, anche da parte di industrie straniere”.
Andrea Apruzzese
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