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Latina. L'uomo pio, un ritratto semiserio. Come è e come si sente chi ogni giorno si ritiene la strada più breve tra se stesso e il cielo

L'uomo pio vede cascare una donna in un fiume ma non fa nulla per aiutarla perché non è bene guardare le altre donne quando si è sposati. L'uomo pio sa che sarebbe bello poter fare del volontariato e aiutare il prossimo, basta che non lo si faccia di sabato, se è ebreo. L'uomo pio ha le parole giuste al momento giusto, tanto poi nessuno si prende la briga di controllare se fa quel che pensa, o se pensa quel che dice. L'uomo pio si incarta persino in astratti teoremi che spiegano tutto e l'esatto contrario. L'uomo pio si stranisce se qualcuno glielo fa notare, perché non ama essere contraddetto. L'uomo pio ha paura del tempo che avanza, vorrebbe sempre metterla in culo al mondo, prima che il mondo lo metta in culo a lui. È tutta una corsa a chi fa prima. E l'uomo pio non ama arrivare secondo perché lui è l'uomo che non deve chiedere mai. L'uomo pio, soprattutto, è l'unto dal Signore, tifa Inter ed è convinto, calvinisticamente, che la Juventus sia l'incarnazione del male, che nei Vangeli Moggi abbia telefonato a Gesù nel deserto, che secondo i profeti per vincere uno scudetto devi giocare alla playstation, oppure tirare la giacchetta a un magistrato che ti mette in piedi un processo farsa per sbattere tutti all'inferno e fare giocare solo te. L'uomo pio infatti ha una fede profonda, altrimenti non sarebbe pio, ed disprezzo altrettanto profondo per le fedi altrui, altrimenti non sarebbe uomo. L'uomo pio, a volte, è l'uomo santo. Cammina sulle acque del buon senso, moltiplica pani e pesci dell'ostinata convinzione di voler convinvere gli altri a tutti i costi. E si dispiace quando un Giuda qualsiasi scombina i suoi piani. L'uomo pio ha tante facce, da adoperare all'occorrenza. Va bene per tutte le stagioni. Prendere una posizione qualsiasi è sconveniente e folle. Meglio adattarsi. È solare d'estate e umorale d'inverno. L'uomo pio non legge mai, perché tanto tutto è stato detto, tutto è stato rivelato. Perché la ricerca è un affannarsi inutile attorno a qualcosa che sta nel cuore e non nella ragione. L'uomo pio, soprattutto a Natale, è poi convinto che di cuore buono ci sia solo il suo. Ha avuto conferme dal suo cardiologo. Pur non leggendo ha sul comodino Holderlin, perché fa fico. L'uomo pio ha anche letto la quarta di copertina, caso mai qualcuno gli faccia qualche domanda. L'uomo pio è saggio e sa che se in una rapina i carabinieri bloccano tutte le uscite, finisce che i ladri scappano dalle entrate. Un bambino caccia un dito nell'occhio ad un altro bambino, e questo gli fa: "Se lo fai ancora una volta non ti guardo più". E l'uomo pio, che è questo bambino cresciuto, non ha occhi per vedere, orecchie per sentire, tutto ciò che non si adatti alle sue più radicate convinzioni. L'uomo pio sostiene con la forza la non violenza. Va da Perugia ad Assisi inalberandosi se non trova vetrine da spaccare. L'uomo pio non fa rumore arriva presto, finisce presto e di solito non pulisce il water. All'uomo pio fischiano le orecchie se qualcuno parla di lui. In questo momento forse gli stanno fischiando. Lui non sa fischiare perché dice che è roba da pecorai. E se proprio ti deve chiamare preferisce un: "senta, lei". L'uomo pio ha paura, trema al centro dell'universo, sente freddo e vorrebbe che tutti lo riscaldassero sotto le coperte. L'uomo pio è un uomo solo. Perché la beatitudine è il prezzo che paga sacrificando al Tempio la socialità e la condivisione serena delle sue insicurezze. L'uomo pio è un uomo di centro, perché a destra sono tutti fascisti, a sinistra tutti rivoluzionari, i liberali sono tutti atei, i verdi sono tutti rossi, i neri sono sempre più bianchi, i rossi sono rosa, dentro o fuori il pugno. L'uomo pio non ama i colori, non capisce i colori e i film preferisce vederli in bianco e nero. L'uomo pio ama per esempio Il Settimo Sigillo di Bergman anche se ancora non l'ha capito. Proverà a chiedere qualcosa quando finisce Holderlin. L'uomo pio ascolta Claudio Baglioni ma non lo dice. Dice che ascolta Orff. L'uomo pio ritiene di essere la strada più breve tra se stesso e il cielo, tra le ultime parole di addio e quando va la musica...

Mauro Cascio


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