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Latina. Un anno di lotte e conquiste umane e civili. Rita Bernardini: «Altri mesi di battaglie, dopo questi giorni intensi e appassionati»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Rita Bernardini, segretario dei Radicali
Italiani. Un 2007 di lotte e conquiste umane e civili...
«Sì, abbiamo lanciato, anzi preannunciato questa nuova nuova grande campagna,
questo nuovo impegno in cui voglia coinvolgere tutti i soggetti di ispirazione
radicale, dal Partito Radicale, ai Radicali Italiani, all'Associazione Luca
Coscioni, a Nessuno Tocchi Caino, che crediamo abbiano dato tanto a questo
nostro Paese per le battaglie civili. E per questo devo anche
ringraziare Enrico Ruggeri, Dolcenera, Lina Wertmuller, presenti
nella sede del nostro partito a questa nostra (rinnovata) sfida.
In questi giorni viviamo tutti con passione e partecipazione
la storia di Piergiorgio Welby, presidente dell'Associazione Luca Coscioni,
da anni immobilizzato e da anni in prima linea per tante battaglie civili
accanto ai radicali. Questa ultima, che sta conducendo tra 83 giorni, è per
avere la possiblità di avere una morte dolce. Lui è legato ad un respiratore,
è alimentato artificialmente, è sottoposto a cure invasive, non può
nemmeno scrivere. È un grande scrittore Piergiorgio Welby, ha scritto
fino a qualche mese fa. Ecco, chiede che questo accanimento terapeutico
finisca qui. Purtroppo dalle istituzioni ancora non arrivano risposte.
C'è chi dice che potrebbe rifiutare questo accanimento terapeutico, però
c'è chi dice che il medico che dovesse staccargli il respiratore, sedandolo,
per non farlo soffrire troppo, rischierebbe di essere accusato di eutanasia,
e quindi dai 6 ai 20 anni di galera. Quindi assistiamo ad una paralisi del mondo
politico, del mondo medico. Quello che mi sembra importante è che la condizione
di Piergiorgio Welby non è solo di Piergiorgio Welby. Ci sono tante persone
nelle sue stesse condizioni. Il suo merito è di aver guidato questa
battaglia dei radicali, ed è il motivo per cui abbiamo nei giorni scorsi organizzato
veglie in tutta Italia: per esprimere la nostra riconoscenza, per dirgli quanto
gli vogliamo bene e quanto quel suo sguardo che abbiamo visto sempre in tivvù
penetri nella nostra coscienza e nella nostra anima».
Ieri le polemiche per il decreto Turco, oggi quelle sui Pacs. A chi spetta
la discussione, al governo o al parlamento? «Intanto dobbiamo dire che nel
programma di governa, tra le riforme c'erano anche le cosiddette riforme
di solidarietà civile e sociale. Il governo è paralizzato. A Prodi lo abbiamo detto,
il governo si deve battere per la sua calendarizzazione. Noi ci troviamo in completo
disaccordo con chi dice che non è così importante. Quando sono in gioco i diritti
umani e civili, io penso che sia sempre importante occuparsene. Questo non vuol dire
trascurare altre cose, ma vuol dire che governo e parlamento si devono assumere
le proprie responsabilità, soprattutto la maggioranza che ha fatto delle precise
promesse in campagna elettorale su questo argomento». Gli omosessuali avranno
gli stessi diritti... «Sì, ma precisiamo che non è previsto il matrimonio degli omosessuali.
Noi stiamo parlando del riconoscimento delle coppie di fatto, che sono quindi
sia le coppie etero che quelle omo. Mi sembra giusto che chi ha scelto una convivenza
abbia dei diritti e dei doveri. Perché poi oggi finisce che c'è oggi chi non si assume
nessun tipo di responsabilità». Una specie di contratto... «Un contratto
per chi non vuole sposarsi ma vuole stabilire una rete di diritti e doveri.
Tra le libertà ci deve essere anche questa. Ma io trovo assurdo che se una coppia
è convivente, uno non può andare a trovare il compagno, non può lasciargli l'eredità,
non può avere tutti quei diritti che sono riservati alle altre coppie».
Ma non sarebbe più facile il divorzio breve? «Sì, ma infatti era tra le nostre
vecchie proposte, le nostre vecchie proposte di radicali che figurano anche
nei punti programmatici di Fiuggi con la Rosa nel Pugno. Le pratiche per il divorzio
sono costosissime sia in termini economici che di tempo». Ma con i Pacs non c'è
poi il rischio che aumentino i Pacs di convenienza, per una reversibilità per esempio...
«Questo succede anche nei matrimoni. Accade. Chi non è onesto c'è sempre. Ma non per questo
dobbiamo negare la declinazione di un diritto elementare».
Diana A. Harja
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