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Latina. La Polemica di Pennacchi. Gian Luca Campagna (Ego): «Qui a Littoria tutto appartiene a lui. Se non la pensi come lui sei solo un nemico»

Proprio lo scrittore famoso non può fare a meno di offendere e di rinfocolare la polemica, eh. Del resto, vive di questo. Solo di questo. Altrimenti ben poco spazio avrebbe sui mass media. Poi, che fa? Per dare sfoggio della sua immensa cultura che va oltre i perimetri delle città di fondazione, dice che le short story sono nate in contrapposizione ai romanzi: bella scoperta, da accademico vero. E le famose pillole invece non sono racconti, no. Affatto. Sono un nuovo genere letterario! Come i racconti-bonsai. E per fortuna che l’illustre accademico ha studiato e offende anche ‘i geni dell’editoria locale’ che geni non si sono mai reputati a differenza del genio dello scrittore di Borgo Carso, che si bea (autobea, magari) di chissà cosa. Pennacchi dimostra ancora una volta che ha la memoria corta (io invitato a un reading di ‘pillole’ dell’Anonima?, magari ci sono andato per altri motivi. E cioè ancora a disquisire sulla rottura di scatole tra lui e il libro di città di fondazione, perché lui era stato escluso, piagnucolando che le città di fondazione sono di sua paternità, perché a Latina/Littoria tutto appartiene a Pennacchi, e se non la pensi come lui sei un nemico numero uno, dimostrando così il suo infantile metodo comportamentale). Che tristezza vedere un famoso scrittore come lui ‘abbassarsi’ a queste cose. Che tenerezza. E tutto per amore dell’architettura, eh? Vero, Pennacchi, tutto per amore dell’arte, della storia, della sacra verità, eh? Ma per favore! Comunque basta con questo scrittore famoso che ha la visione distorta di ciò che lo circonda (non è un caso che per farsi sentire alza la voce e strilla con epiteti pittoreschi e da fiera di borgata mentre invece non parla quando è il suo turno o quando lo impone la coscienza). E chi copia non sono certo io, caro scrittore famoso, eh, se lo tenga impresso nella mente. Anche quando fa finta di dimostrare di avere sempre la memoria corta. Fino a prova contraria le iniziative della Ego sono sempre attuali e nuove. Invece le pillole no, le ha inventate l’Anonima, dice lo scrittore famoso? A me risulta che le pillole si acquistano in farmacia. E Pennacchi sa bene l’uso che deve farne. Delle pillole.

Gian Luca Campagna


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