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Latina. La scomparsa di Roberto Fabiani. Maria Corsetti: «Abbiamo sempre preso in giro il suo Fiore di Luce. E ora ci siamo rimasti male noi»
Ci sono rimasta malissimo. La morte di Roberto Fabiani mi ha addolorato. Per il modo nel quale se n’è andato, per non aver avuto l’occasione di dirgli che non ce l’avevo con lui e con la sua arte, per non aver avuto il tempo di dirgli di non prendersela se mi ero accanita contro il suo Fiore di Luce. Quando, arrivata in redazione, mi hanno dato la notizia ho pensato ad uno scherzo. Però nel dirmelo erano seri. Ho aperto la posta elettronica e Mauro Cascio mi chiedeva conferma. Era costernato. In fondo, se ci eravamo divertiti tanto a scrivere contro quell’opera, era anche perché di Fabiani con quel suo fisico slanciato, con quel suo incedere, tutto potevi pensare tranne che stava male. Probabilmente non lo sapeva neanche lui e per questo si dava alla vita. Viaggiava, portava le sue opere nel mondo, creava eventi. Di certo non si risparmiava. A uno così puoi dire quello che vuoi, non hai il timore di infierire su una persona debole. In fondo cerchi il duello perché sai di non ferire nessuno.
Maria Corsetti
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