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Latina. La classifica di Italia Oggi. Il capoluogo pontino sempre basso in classifica, ma batte Frosinone. Vince la nebbiosa Reggio Emilia

Latina migliora di una posizione nel rapporto di Italia Oggi sulla qualità della vita 2006. La provincia pontina passa dal 79° posto al 78°. Dove si vive meglio in Italia a Reggio Emilia, poi Trento, Siena, Piacenza, Mantova. I cugini di Frosinone sono una posizione dietro Latina, questa volta il derby lo vinciamo noi. Accontentiamoci di questo viste le sventure nel calcio canarini in B, nerazzurri spariti dalle scene agonistiche. A Reggio il podio del vivere meglio, ultima Crotone. Le province italiane soffrono indubbiamente di staticità, la mappa delle zone dove si vive meglio è simile a quella di tracciata negli ultimi anni, aumenta sempre poi il divario tra nord e sud.. Un dato positivo per Latina riguarda le librerie, siamo messi davvero male come tasso di criminalità. Tanta cultura ma anche tanti reati. Numerosi fallimenti per le imprese, tasso di occupazione al 69° posto. La ricerca di Italia Oggi, realizzata da Augusto Merlini, ordinario di statistica, è il più completo dato statistico sulla qualità della vita realizzato oggi in Italia. Considerazioni? La crescita non si vede riguardo settori importanti, come ambiente, tempo libero, palestre, servizi in genere. Chi scrive, ironia della sorte, è nato proprio a Reggio Emilia e vissuto a Latina. Due realtà che conosce bene e può mettere a confronto. A Reggio si vive bene, a Latina forse meno ma il clima è nettamente migliore con un inverno mite e l’estate al mare, cosa non trascurabile ma poco considerata. Nel dopoguerra a Reggio le Officine Reggiane facevano fatica a riprendersi, qualcuno emigrava all’estero, il mondo sembrava crollare, in pochi anni hanno realizzato un miracolo economico superiore a quello fatto registrare in Baviera. Gli asili sono finiti sulla copertina di Time, sono arrivate strade ed autostrade, collegamenti con il resto dell’Europa, modelli di sviluppo compatibile, sguardo a Mosca e tutto l’est europeo come export, ma forti spinte anche verso, Olanda, Danimarca, Francia e Germania. Insomma, dalle ceneri, ai primi posti al mondo. Meglio di Parma e Modena che la sapevano lunga in fatto di cultura e grandezza del passato. Una società basata sul consociativismo, sui democristiani che, ad esempio, gestivano la sanità, e i comunisti che avevano in mano le potenti coop. Poi è stato un crescendo rossiniano. La scuola reggiana è diventata un grande centro di formazione per i giovani. Il povero Appennino dove era duro sbarcare il lunario si è trasformato in zona a vocazione turistica con piste da sci, agriturismo, manifestazioni di altissimo livello, valorizzazione dei beni culturali. E La Bassa? Non solo parmigiano reggiano ma tanto lavoro nell’industria, dai maglificio alla plastica, alle firme come Max Mara e Mariella Burani. Maramotti, leader di Max Mara, era un padrone fascistone ma lo stimavano e lasciavano stare, l’importante era crescere, star bene, lavorare per poi divertirsi come in nessuna altra parte, una terra di epicurei. Reggio è un esempio di come si dovrebbe gestire una città, tutti insieme, con poche divisioni. La raccolta differenziata si fa davvero, la criminalità è bassa, c’è il gusto pieno della vita, si ride, si scherza, tutti gioiscono per una vita che piace. Latina è diversa. Qui si parla di parcheggi per le auto, nella Città del Tricolore di aumentare le isole pedonali, qui hanno abbandonato l’idea delle Terme di Fogliano, in Emilia hanno fatto del wellness e del fitness legati al termalismo un vero affare, dopo la crisi degli anni novanta. Sono stati bravi a riconvertire alberghi ed attività. L’attività fieristica è fiorente, difficile trovare posto in un hotel del reggiano. Una considerazione di questi giorni. Cinque milioni di italiani si sonno messi in macchina per festeggiare il Capodanno. Solo tremila hanno raggiunto le bellezze della provincia di Latina. Sapete perchè? Il 60 % delle attività ricettive delle zone turistiche erano chiuse. Così non si può andare avanti, occorre una decisa inversione di tendenza. Il prodotto “sole” è il migliore che si possa proporre, cosa aspettiamo ad offrilo? La nebbia di Reggio prima in Italia, il caldo ed i tesori della straordinaria provincia pontina solo 78°. Capito la differenza?

Paolo Iannuccelli


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