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Volley. Maggiora alla grandissima! Sbanca Trento e sogna

3.100 spettatori per un incasso di 25 mila euro al PalaTrento, ma Latina fa il colpo grosso superando in quattro set, nel giorno della Befana, un'Itas Diatec Trentino troppo poco determinata nei momenti chiave del match per vincere. I ragazzi di mister Gulinelli acciuffano così tre punti d'oro n ella corsa alla qualificazione alla TIM CUP A1 Final Eight; per i trentini invece una brusca frenata che mette in bilico il primo obiettivo stagionale. Alla fine ha vinto chi ha sbagliato meno e chi ha avuto nei momenti più importanti sangue freddo e coraggio di tirare la battuta. Solo in questo modo si spiega la vittoria di una Maggiora che ha attaccato con minor efficacia (48% a 50%) e si è spesso trovata ad inseguire, come nel corso di tutti e tre i parziali vinti. Fra le fila della Maggiora, prestazione maiuscola per Bruno Zanuto (20 punti col 55% di realizzazione) e Bjelica (18 con 7 muri), ma anche Mattera e Grbic sono stati decisivi con la loro prestazione molto continua. Zanuto in particolare ha messo a segno l’ace finale che ha consegnato i 3 punti alla Maggiora. Per Trento, bene Heller e a tratti Nascimento e Winiarski, ma per superare la coriacea Latina di questa sera serviva decisamente di più. Tutti e quattro i set giocati sul filo dell’equilibrio, da segnalare un ottimo Simone Bendandi al servizio per Latina, asso nella manica che ci attribuiamo il merito di aver scoperto già dalla partita contro Padova, il servizio del quale ha contribuito a far pendere la bilancia dalla parte giusta nei momenti topici del match. In chiusura del quarto set, sul 24 a 22 per Trento, ottima zampata d’orgoglio dei pontini, che hanno infilato 4 punti consecutivi compreso l’ace finale di Zanuto, già menzionato, chiaro segnale di maturità e sicurezza ostentata. Nella bagarre per centrare la qualificazione alla fase finale della Coppa Italia, Latina trova sulla sua strada proprio Trento, impegnata domenica a Montichiari, e Taranto. Contro Modena serviranno punti, ma non il miracolo.

Maurizio Targa