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Latina. Spese di rappresentanze, una caduta di stile della sinistra. Zaccheo: «È Marrazzo che ha speso 1200000 euro per un viaggio in Cina»

Le dichiarazioni del consigliere Giorgio De Marchis in ordine alle presunte eccessive spese di rappresentanza del sindaco Zaccheo, sono la più chiara dimostrazione delle modalità, invero basse, con le quali il centrosinistra intende affrontare la campagna elettorale, oltre che una notevole caduta di stile. Lo sostiene il Sindaco in una nota. «Mezze verità, cifre sparate, frasi lasciate a metà, tutto per ingenerare sospetti e dubbi sul sindaco del centrodestra. Il consigliere dei Ds elenca le cifre, ma si guarda bene dallo spiegare come sono state spese le somme, trincerandosi dietro una non ben definita mancanza di trasparenza. Non dice, il consigliere, che in questi anni è dal capitolo delle spese di rappresentanza che, per esempio, sono state attinte le somme per la visita del Presidente della Repubblica Ciampi, per la celebrazione del conferimento della medaglia d’argento al Gonfalone della Città, per il potenziamento delle politiche giovanili culminate con eventi di valenza nazionale come il concerto di Vasco Rossi. Si dimentica, il consigliere, di spiegare che è sempre dallo stesso capitolo che sono state prelevate le somme in occasione della venuta di ministri e sottosegretari, di cui alcuni per consigli comunali monotematici, come nel caso del sottosegretario agli Interni, Mantovano. E sempre dalla spese di rappresentanza si è attinto per tutta quella fitta rete di incontri e spostamenti con i rappresentanti della Comunità Europea, del Governo nazionale e della Regione, che hanno permesso all’amministrazione di reperire le ingenti risorse economiche necessarie per le grandi opere, come ad esempio, la Cittadella Giudiziaria e la Metropolitana. Nella moderna organizzazione degli enti locali al sindaco spetta anche il compito di essere il primo promotore pubblicitario del prodotto ‘città’ e l’on. Zaccheo, unitamente alla sua maggioranza, ha saputo ben interpretare tale ruolo, attraverso una serie di attività che hanno trovato la loro copertura nel capitolo indicato. Se la città di Latina in questi anni ha visto crescere l’attenzione nazionale ed internazionale su di essa, se la nostra città è oggi indubbiamente più conosciuta rispetto al passato, con un notevole ritorno in chiave turistica e culturale, ciò si deve anche e soprattutto all’investimento effettuato attraverso le cosiddette spese di rappresentanza. Solo per inciso, si deve ricordare che da tale capitolo si è attinto anche per l’acquisto dei computer per i consiglieri comunali come quello in uso allo stesso consigliere De Marchis. È evidente, che i rilievi posti dal consigliere dell’opposizione sono unicamente strumentali e sollevano un problema, quello degli sperperi e del contenimento dei costi della politica e dell’amministrazione, che certamente non riguardano questa maggioranza e tanto meno questo sindaco, la cui storia politica ed umana dimostra esattamente il contrario. Si rivolgesse, il consigliere, piuttosto a quelli della sua parte politica, a cominciare da Prodi il quale in campagna elettorale promise la riduzione del numero dei ministri e dei sottosegretari per contenere le spese e poi ha costituito il governo con il più alto numero di essi dall’unità d’Italia ad oggi. Si scandalizzasse, il consigliere, del fatto che la giunta Marrazzo ha speso l’iperbolica cifra di 1.200.000 euro, come riportato dal settimanale l’Espresso, per un viaggio in Cina. Riservasse le sue rimostranze al governo regionale di centrosinistra che distribuisce finanziamenti a pioggia per 14 milioni di euro e nel contempo si dimentica di mettere in finanziaria le somme per lo studio e l’assistenza per i non vedenti, come riportato dal quotidiano ‘La Repubblica’. Prendiamo atto che il consigliere De Marchis invece che raccogliere l’invito rivolto alla politica di volare alto e di confrontarsi, anche aspramente, sui diversi progetti, ancora una volta ha scelto la strada del profilo più basso».

Elisabetta Rizzo


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