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Latina. Numerazione civica. Un altro balzello da pagare dopo le bollette Tia. Chiesta al Sindaco la revoca delle richieste di rimborso
I Consiglieri Comunali Giorgio De Marchis e Giuseppe Pannone hanno depositato questa mattina una diffida indirizzata al Sindaco con richiesta formale di revocare le richieste di rimborso recapitate in questi giorni a centinaia di cittadini per le spese relative alle numerazioni civiche interne ed esterne.
Diversi cittadini hanno protestato, presso la tesoreria Comunale, contro l'“ennesima” gabella imposta a loro insaputa.
Si tratta degli “inviti” con i quali l'Ufficio Toponomastica del Comune di Latina chiede ai cittadini di rimborsare delle spese sostenute circa due anni fa in parte della città, dove sono state installate targhette di numerazione sulle strade o nei piani dei palazzi (indicazione di interno). Infatti, con delibera di Giunta Comunale n° 567 del 5..03 l'Amministrazione aveva deciso che fosse opportuna una revisione ed un aggiornamento della numerazione.
“È una situazione quantomeno anomala – ha dichiarato il Consigliere Comunale Giuseppe Pannone – Agli utenti non può essere chiesto il pagamento di un tributo senza una specifica previsione di legge. La normativa prevede l'eventuale partecipazione del cittadino (la legge dice che le spese “possono”, e non “debbono”, essere caricate all'utente), ma ciò accade quando viene formulata un'istanza di numerazione all'ufficio anagrafico, a costruzione ultimata e prima di abitarvi. In questo caso, si tratta di una revisione/aggiornamento decisi dall'Ente. Non vi è alcuna richiesta dei Cittadini e le numerazioni fatte apporre dal Comune hanno semplicemente sostituito quelle preesistenti”.
“La determinazione dirigenziale – aggiunge De Marchis - che autorizza la riscossione delle somme dai cittadini è piena zeppa di “orrori” amministrativi, si richiama l'art. 10 della Legge 24 dicembre 1954 per dire che le “ somme devono essere poste a carico dei proprietari di immobili”. In effetti l'art. richiamato prevede che:”La spesa della numerazione civica può essere posta a carico dei proprietari dei fabbricati “. Purtroppo ci troviamo dinanzi ad un'amministrazione comunale senza scrupoli che esige un pagamento anche quando la legge non glielo impone. Tuttavia, nel Comune di Latina hanno il vizio di fare le cose in fretta e male. Anche questa volta l'errore commesso rispetto alla notifica e la riscossione delle spese per la numerazione è mastodontico. Infatti la lettera d'invito, non essendo stata inviata tramite raccomandata non ha una data certa di ricezione, pertanto qualcuno ci dovrebbe spiegare rispetto a quale termine verranno calcolati i 15 giorni entro i quali i cittadini dovranno pagare per non incorrere negli interessi moratori, come minacciato nella lettera. Il procedimento seguito contraddice l'art. 153 del Regio Decreto 4 Febbraio 1915. I cittadini avrebbero vita facile a vincere i ricorsi tributari. Purtroppo dobbiamo registrare per l'ennesima volta l'inconcepibile atteggiamento vessatorio da parte dell'Amministrazioen Zaccheo.
Con il documento i due consiglieri, considerata l'illegittimità ed irritualità della pretesa, hanno chiesto l'immediata revoca delle singole richieste, o, quantomeno, la loro sospensione, al fine di consentire un esame da parte delle Commissioni Consiliari competenti e, eventualmente, del Consiglio Comunale.
E' stato chiesto anche l'intervento del Prefetto, quale garante e supervisore in materia di toponomastica e numerazione civica, attenendo l'argomento anche all'ordine pubblico.
Verrà nei prossimi giorni una campagna di informazione tra i cittadini, domenica 14 gennaio dalle ore 9,30 alle ore 12,30, un gazebo informativo verrà posizionato nel quartiere Q4 (Viale Paganini).
Elisabetta Rizzo
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