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Latina. Uomini e donne. Come gestire la fine di un "grande amore". Che forse non era poi così grande. E che forse nemmeno era amore...
Sabato scorso abbiamo saltato questa rubrica e, lui vuole che si sappia, non è per colpa
del direttore. Ancora non mi ha licenziata, anzi pare sia addirittura in vista una promozione,
ma Mauro Cascio protesta per ogni articolo di questo genere. Finché non lo censura, può
continuare a protestare. Certo non è l’unico. Ma io alle proteste sono ormai abituata.
Ogni volta che scrivo su ParvapoliS protesta qualcuno. Mi avevano detto che era uno
dei media più seguiti ma fino a quando non tocchi con mano magari non ci credi.
Adesso ritornando al nostro discorso, questa settimana parleremo delle relazioni
in qualche modo già compromesse. Quando una donna perde il suo grande amore
(anche se questo "grande amore" l’ha conosciuto la settimana scorsa ed anche se questo "grande
amore" non era poi così "grande" ma solo un'immagine idealizzata in un principio di innamoramento)
cerca soluzioni miracolose per ri- conquistarlo, più per ostinato orgoglio che per reale
interesse profondo, perché non riesce, almeno inizialmente, ad accettare questa perdita.
Non che io conosca "soluzioni miracolose" ma vi
posso suggerire un paio di tentativi da fare.
La prima cosa che si deve capire è se lui vi ha amato "almeno un po’".
Perché può sempre darsi che abbia sempre recitato una parte, per sfruttarvi in tutto o in parte.
In genere lo stronzo che vi vuole usare dallo scemotto che vi ama davvero lo distingui
perché solo il secondo vi coinvolge nelle cose che fa, vi vuole dentro la vostra vita,
vi confida progetti, vi fa sentire davvero importanti non solo o non tanto come oggetto
sessuale ma come persona, con le sue altezze ed i suoi difetti.
Fate una rapida carrellata sugli sbagli che potete al limite aver commesso:
assillarlo di telefonate, chiedergli 200 volte al giorno se vi ama, scene di gelosia,
lamentele, diventare la sua cameriera.
Fate pure questa operazione preliminare, tanto non si può tornare indietro né pare
esista nella nostra fisiologia un tastino di Reset. O almeno, se esiste io non l'ho trovato.
Una storia del genere se e quando felice rischia di lasciare tracce profonde sulla vostra
sicurezza, sull'idea che avevate di voi. Quindi, se avete classificato l'ex in questione
alla categoria "stronzo" mettetevi l'anima in pace: come ogni stronzo che si rispetti
potrete buttare l'acqua quante volte volete ma lui sempre a galla torna.
Ora, voi dovete dimostrare, innanzitutto a voi stesse, che se è vero come poetò Kipling
che tutto è utile e niente è indispensabile, lui non fa eccezione e voi potete
continuare tranquillamente senza di lui.
Come? La prima cosa, è
partire per un po’; andate in vacanza da qualche parte e per sicurezza, il telefonino
lasciatelo accasa. Divertitevi, rilassatevi. E gia questa cosa, se ne dovesse accorgere,
farà sì che lui si metta un po’ in discussione. Ma soprattutto permetterà un sano confronto
con voi stesse, un inventario dei vostri sentimenti in cui magari capirete che, malgrado
le apparenze, lo scemotto, come categoria ontologica, vale di più dello stronzo.
C'è poi la tappa successiva. Dimostrare che voi valete. Come? Affrontandolo magari sul
suo campo specifico. (Certo se è un calciatore, sarà un bel problema, ma avrà pure un hobby).
Pure se fa il giornalista, lo scrittore, il filosofo, sono cazzi. Ma se siete fortunate
magari fa il politico. E ancora, per quelle che si sono trascurate, che si sono lasciate
andare: in questo caso
specifico (e solo in questo) una visita dal parrucchiere non vi farebbe del tutto male.
Questo significa, come ho già detto e ripetuto, piacervi, essere più sicure di voi.
La soluzione, per riassumere, è allora alla voce del verbo impegnarsi.
Cercare amicizie, impegnarsi in qualcosa di utile, trovarsi un hobby,
fare volontariato, fare Yoga, farsi iniziare in una setta, qualsiasi cosa che vi faccia
sentire bene, tranquille. Per quelle più ambiziose, cercate un nuovo lavoro
che vi dia abbastanza soddisfazioni od impegnatevi di più in quello che avete.
Se studiate, preparate gli esami per la prossima sessione e se vi resta ancora
troppo tempo, allora anche quelli dell’anno prossimo.
Soprattutto un consiglio finale. Fate sì che per un ex grande amore, che ormai è proprio
ex, che non sapete davvero quanto grande, e se è stato amore, voi non perdiate altre
figure importanti nella vostra vita. Non è per sposare il principio del meglio un uovo
oggi che una gallina domani. Non vivetelo come un ripiego, come un accontentarsi.
Come un aver sfidato il cielo col Discovery e trovarsi al principio di una salita
con un Ape Piaggio degli anni settanta carico di patate. Le cose non sempre stanno come sembrano.
Magari anche la sicurezza, la stabilità affettiva, o tutta una marea di piccole
cose, tutta una ragnatela, una trama di situazioni da niente sono cose a cui dare un valore.
È come quando ti preoccupi di sapere se i ladri ti hanno portato via o no lo
Swarovski che tenevi in bella vista in bagno e non ti curi se magari ti hanno bruciato
l'appartamento. Insomma: è normale rimanerci male per lo Swarovski, ma
non è più importante che tutto il resto ci sia ancora? O per uno Swarovski,
che magari era pure una patacca perché non potete saperlo, volevate dare fuoco
a tutto?
Diana A. Harja
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