Venerdì 02/05/2025 
Parvapolis
categorie
Home page
Appuntamenti
Cronaca
Cultura
Economia
Politica
Sport


Parvapolis >> Cultura

Latina. Quando le risorse diventano una fetta di storia. Anita Madaluni: «Ma se dite così finisce che mi sento davvero vecchiarella...»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS, Anita Madaluni, una presentatrice storica della nostra città. La abbiamo vista, ma sarebbe più corretto scrivere: la abbiamo riscoperta, in occasione della presentazione del libro di Andreotti. Che esperienza è stata e che emozioni ha dato? «Intanto essere chiamati "presentatrice storica" da voi, mi fa sentire vecchiarella. Tra il giurassico e il paleolitico. Certo, è stata una bella serata, una bella pagina della mia carriera. Ma ci sono stati altri momenti secondo me intensi. Come il riconoscimento a Edoardo Castagnina che ha fortemente voluto questo incontro ed è stato forse l'unico motivo per cui Andreotti, dopo 13 anni, è venuto a Latina». Ma parliamo di te. Speaker, volto televisivo. Ma tu dove ti senti più a tuo agio? «Devo dire che sono sparita dal video, negli ultimi anni, per lasciare spazio alla crescita e allo sviluppo di mio figlio Valerio, che è la ragione della mia vita. Resto dietro le quinte. Mi potete ascoltare ahivoi su quasi tutte le superfici commerciali italiane perché sono la voce guida di catene e molte segreterie. E poi spot, campagne pubblicitarie. La mia indole? Come ex pianista e concertista l'indola rimane quella dell'arte, che coltivo nel mio piccolo orticello. Lo si sarà capito, un'altra grande passione è quella della parola. Dicono che ci vogliono assegni in bianco per farmi tacere quando comincio a parlare. E la scrittura, ho scritto tanti anni sul quotidiano Il Tempo. Fu così che cominciai la mia esperienza giornalistica. E poi la mia esperienza in radio, che tanto mi ha dato e mi ha fatto capire quanto importante sia la preparazione, lo studio, la gavetta, la professionalità. Vedete, voi siete molto bravi, e sapete che l'uso del microfono ed oggi è spesso usato molto male. Noi dobbiamo avere un profondo rispetto per questo mezzo, perché attraverso questo mezzo noi arriviamo a tante persone. Ecco, mi dispiace dirlo, magari mi rendo antipatica, ma parlare e comunicare non è semplice come molti credono». Quindi non basta solo sbattere le ciglia o alzare una coscia per andare in video? «Avete detto bene. Il video spesso compromette la serietà della comunicazione, perché distratti dall'immagine molto spesso non si dà molto peso al contenuto. La radio in questo è una grande maestra. Ecco perché io consiglio a tutti quelli che vogliono fare comunicazione attraverso il microfono di comunciare con la radio. Arrivare subito in video, bruciando le tappe, rischia di far morire la professionalità».

Marianna Parlapiano

 Riproduci il filmato oppure procedi con il download.

PocketPC visualization by Panservice