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Sezze. Amministrative. Rifondazione Comunista sceglie il suo candidato a sindaco: è Vincenza Berti. «Il frutto coerente di un percorso»
Il consiglio direttivo del PdCI di Sezze, Sezione “E. Berlinguer”, riunitosi appositamente alla presenza dei dirigenti della Federazione provinciale di Latina, ha deliberato, unitariamente, che alle prossime elezioni Primarie, indette per il giorno 4 febbraio 2007 dal progetto politico dell’Unione per Sezze, proporrà e sosterrà una propria candidatura che è stata già individuata nella persona della compagna Vincenza Berti detta Enza, nata a Sezze il 23 maggio 1975, la quale ha già accettato il nostro invito come atto di fiducia e di stima che gli organi dirigenti locali e provinciali del partito hanno riposto nei suoi confronti a nome di tutti gli iscritti.
Tale scelta, sia chiaro, non è frutto d’improvvisazione, ma rappresenta la conclusione documentabile di un percorso politico che negli ultimi mesi ha visto il nostro Partito sempre pronto, impegnato e disposto a confrontarsi con tutte le altre forze politiche dell’Unione per Sezze.
Un percorso che il PdCI - come abbiamo sempre sostenuto durante i ripetuti confronti con gli alleati della coalizione del centro-sinistra setino – si auspica e intende concludere con la più ampia vittoria finale dell’Unione per Sezze, impegnandosi a dare il suo valido contributo di consensi, di uomini e di idee per traghettare il nostro paese fuori dalle secche e dalla stagnazione di una crisi politica e amministrativa generata dall’esperienza fallimentare delle liste civiche di Zarra & C.
Partendo proprio da quelle che sono state le cause di questa crisi, cioè dall’eccessiva personalizzazione di una politica sempre più oligarchica e sempre più preda dei “notabili”; nonché, analizzando quelli che sono stati i suoi risvolti negativi a partire dall’affievolirsi del prestigio delle istituzioni locali, fino ad arrivare al ritardo eccessivo riscontrato nello sviluppo sociale, economico e culturale del paese, il PdCI di Sezze, sin dall’inizio, ha sempre rimarcato la necessità di una candidatura oltre che condivisa da tutti, capace soprattutto di farsi garante di un programma serio e innovativo, frutto anch’esso di una cultura politica diversa ed inequivocabile.
Insomma, una candidatura aggregante, capace di destare il consenso popolare, di tranciare ogni residuo ombelicale con i metodi che hanno fatto aumentare il fenomeno della “fuga dalla politica” e che, al di là di ogni dato anagrafico, fosse in grado di attuare un programma che rispecchiasse la pieno volontà di produrre, nell’arco dei prossimi cinque anni, una profonda mutazione ed evoluzione in senso positivo del costume politico locale, riducendo così il distacco morale e le distanze di dialogo tra i partiti della nostra coalizione e la cosiddetta società civile.
Dopo avere a lungo assistito a continui rinvii, a rilanci a mezzo stampa di candidature effimere, a giochi e giocherelli inconcludenti, il PdCI ha perciò deciso che bisognava uscire fuori da questa situazione di stallo per non restare bloccati su discussioni che ritardavano la definizione di quel programma politico e amministrativo serio, dettato dal buonsenso, che noi ci auspicavamo di elaborare ed approvare già nei mesi scorsi per non ritrovarci a dover digerire le tante “pillole” di programma divulgate in questi mesi sulla stampa locale, o qualche altro “copia e incolla” da dare in pasto agli elettori solo in prossimità del voto.
La decisione di candidare alle primarie la compagna Enza Berti, dunque, è innanzi tutto un atto di concretezza e di coerenza politica, in quanto dimostra la nostra piena volontà di voler partecipare ad un effettivo rinnovamento del costume politico locale. Un costume politico che, secondo noi, può e deve rinnovarsi anche attraverso la partecipazione diretta delle donne alla vita pubblica del nostro paese.
Per questo motivo, la candidatura di Enza Berti è una candidatura che antepone i diritti ai privilegi; che riconosce e intende premiare la coerenza del percorso politico personale che ha portato (e porterà) la nostra compagna a rivestire incarichi dirigenziali all’interno del PdCI; che vuole essere da stimolo a tutte le altre forze politiche della coalizione, e in modo particolare ai partiti della Sinistra, per fornire in tempi brevi quella risposta che i cittadini di Sezze ormai si aspettano da tutto il centro-sinistra per vedere affermata la cultura della legalità e della partecipazione democratica.
Elisabetta Rizzo
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