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Latina. Moralità e politica. In Regione intrallazzini e furbetti del quartierino. Edoardo Castellucci: «Serve un deciso giro di vite»

La Segreteria Regionale ed i Segretari delle Federazioni provinciali del Lazio del Partito dei Comunisti Italiani, esprimono la loro piena solidarietà al Capo Gruppo del nostro partito in Regione Lazio, Maria Antonietta Grosso, per la battaglia che sta conducendo per la moralizzazione della politica e contro il malcostume nella gestione della “cosa pubblica”. Pur consapevoli, infatti, che è già stata intrapresa da questa Giunta Regionale un opera di moralizzazione e di rigore nel Governo della Regione, non possiamo sottacere quanto questa opera vada portata avanti fino in fondo e con maggiore determinazione, a partire dal Presidente Marrazzo, cui confermiamo il pieno sostegno del Partito, ed a finire a tutte le forze politiche che sostengono l’attuale maggioranza. Il governo della Regione sta, infatti, attraversando una fase politica molto delicata e complessa, anzitutto per la pesante eredità del precedente Governo Storace, che vede nella Sanità e nel risanamento del Bilancio l’esigenza di una politica di rigore che purtroppo comporterà significativi sacrifici per i cittadini, onde far fronte, oltre che al risanamento, anche alle esigenze di salvaguardia degli strati sociali più deboli, e di rilancio dello sviluppo economico, possibilmente evitando di reintrodurre gli odiosi ticket, sui quali sarebbe opportuno un ripensamento anche a livello nazionale. Una impresa, quindi, che non consente alcuna “sbavatura” nella gestione dei soldi pubblici e comporta, da parte di tutti, l’assunzione della massima responsabilità ed una più attenta valutazione delle risorse destinate ad attività promosse o sostenute dai singoli consiglieri, con l’assegnazione a pioggia di fondi pubblici, per decine e decine di milioni di euro. La questione sollevata, quindi, dal nostro Capogruppo nella sua interrogazione è, nel momento in cui si chiedono sacrifici alla popolazione, questione di grande spessore etico e morale che deve riguardare tutte le forze politiche, trattandosi di fondi per 1.205.000,00 € destinati ad una fondazione diretta da “strettissimi” collaboratori del Consigliere Regionale Alessio D’Amato che, nella ultima campagna elettorale per le elezioni regionali, come da lui dichiarato nel depliant elettorale, era lo stesso Vice Presidente di detta Fondazione e che ora vuol dare querela a chi ha avuto il coraggio di denunciare il mal costume e l’ipocrisia di quanti ergendosi a paladini dei cittadini, confondono interessi privati e gestione della cosa pubblica. Ecco perché i comunisti chiedono alle altre forze politiche di chiarire la loro posizione al riguardo ed al Presidente Marrazzo di far luce al più presto sull’intera vicenda, che vede ormai anche la magistratura indagare sulla regolarità delle elargizioni dei fondi a pioggia così distribuiti negli ultimi due anni dai Consiglieri Regionali di maggioranza e d opposizione. Attendiamo perciò una tempestiva risposta alla nostra interrogazione, consapevoli che abbiamo agito per tutelare la coalizione di governo e gli interessi dei cittadini del Lazio.

Diana A. Harja


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