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Itri. L'olio delle colline. I paesaggi dell'extravergine, percorsi guidati tra coltura e cultura. Enrico Tiero: «In nome dell'eccellenza...»

Ai microfoni di ParvapoliS con Enrico Tiero, assessore all'Agricoltura della Provincia di Latina. Presentata la seconda edizione del concorso provinciale "L'olio delle colline - I paesaggi dell'extravergine, percorsi guidati tra coltura e cultura", la cui premiazione si terrà sabato 20 gennaio alle ore 15;30 presso il castello di Itri. Quali sono gli sviluppi per la produzione dell'olio nella provincia di Latina? «Tutti i nostri monti, Lepini, Ausoni ed Aurunci sono territori dove è fortemente presente questa coltura. Si sta portando avanti il riconoscimento del marchio Dop, che è un evento importante, in quanto, una volta che sarà riconosciuto, la stessa normativa comunitaria obbligherà il territorio a far sì che tutto il ciclo - dalla produzione alla commercializzazione - avvenga nel territorio stesso. Questo significa che nel nostro territorio non avverrà più solo la produzione - la fase in cui si lavora di più ma si guadagna di meno - ma avverranno anche trasformazione e commercializzazione. Abbiamo portato avanti insieme al "tavolo verde" composto da tutte le associazioni del settore, dai Comuni e dalla Provincia, la richiesta del riconoscimento del distretto rurale della montagna (dei Lepini, Ausoni, Aurunci) per far fare sistema a questo territorio e proporre i giusti investimenti. Questo è un concorso che - bisogna dare atto all'Aspol e al Capol - è stato organizzato in maniera lodevole, dà lustro al territorio, ed insieme alle associazioni porteremo a casa diversi risultati». Lei martedì prossimo sarà tra l'altro a Bruxelles per la presentazione del nuovo Piano di sviluppo rurale. Quali tempi si possono prevedere per il riconoscimento della Dop? «Si parla di tempi brevi, un paio di mesi al massimo. Una volta ottenuto, dovremo tutti rimboccarci le maniche per far sì che la filiera rimanga sul territorio». L'importanza del riconoscimento della Dop è stata evidenziata in conferenza stampa anche da Daniela Santori, presidente della Coldiretti Latina, che ha aggiunto: «Dovremo combattere inoltre la difficile battaglia per ottenere la segnalazione (sulle etichette) del luogo di origine delle olive, e non solo del luogo di imbottigliamento dell'olio finito». Il concorso è ideato dall'Associazione provinciale produttori olivicoli Latina "Aspol" e dal Centro assaggiatori produzioni olivicole Latina "Capol". Il concorso ha visto la partecipazione in questa seconda edizione di 69 aziende, che rappresentano tutti i Comuni interessati dal disciplinare olio extravergine delle "Colline Pontine" che sta per ottenere il marchio Dop da parte dell'Unione europea. La selezione degli oli si è svolta tra il 10 e il 12 gennaio presso la sala panel della Camera di Commercio; le analisi sono state affidate all'Istituto professionale di Stato per l'agricoltura e l'ambiente "San Benedetto" di Borgo Piave (nel corso della conferenza stampa il prof. Perri, docente dell'istituto, ha sottolineato le possibilità di collaborazione futura con le associazioni dei produttori). Il concorso dedica una sezione ai "Paesaggi dell'extravergine e buona pratica agricola", rivolta alle aziende olivicole che operano rispettando i requisiti agroambientali, mantenendo elementi caratteristici del paesaggio, terrazzamenti, muretti a secco e antiche strutture rurali. Nella provincia di Latina, il settore vede quasi 19mila produttori, impegnati su 12.500 ettari, che rendono 25 milioni di chili di olive da olio all'anno; da queste si ottengono annualmente (in media) 4.600.000 chili di olio.

Andrea Apruzzese

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