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Minturno. Mafia e Amministrazione: chiesto lo scioglimento del consiglio comunale. Silvio Crapolicchio scrive al Ministro dell'Interno...
Criminalità nel sud pontino: il deputato Silvio Crapolicchio, del partito dei Comunisti Italiani, presenta un’interrogazione al Ministro dell’Interno chiedendo di verificare se ci siano i presupposti per un’eventuale scioglimento del Consiglio comunale di Minturno. “Nella provincia di Latina, secondo quanto emerso nelle relazioni semestrali al Parlamento presentate dalla Direzione investigativa antimafia – dice Crapolicchio - operano agguerrite consorterie mafiose come il clan Bardellino, attivo nelle zone di Formia e il clan dei Casalesi, di recente – sostiene il parlamentare – sono stati indagate per abusivismo edilizio 14 persone del comune di Minturno a causa di una maxi lottizzazione di 25.000 ettari nell'area di Monte Ducale”. Silvio Crapolicchio si chiede quindi se ci siano state delle infiltrazioni mafiose anche all’interno del Comune di Minturno e sollecita quindi il Ministro dell’Interno, Giuliano Amato, ad intervenire.
La presenza mafiosa è stata valutata con preoccupazione anche nella Relazione conclusiva di minoranza della Commissione parlamentare antimafia della XIV Legislatura, dove si legge testualmente, «A Fondi, Formia e Gaeta, si è registrata la presenza di nuclei affiliati ad organizzazioni campane e calabresi attivi nel traffico di stupefacenti, estorsioni e riciclaggio: i gruppi familiari Bardellino e Tripodo, i Casalesi, i clan casertani Iovine, Schiavone e La Torre; le loro attività illecite nel corso degli anni hanno provocato il progressivo inquinamento del tessuto sociale. Sono stati riscontrati tentativi di condizionare consultazioni elettorali nelle zone di infiltrazioni mafiose in settori della pubblica amministrazione»; il 22 novembre 2004 la squadra mobile di Latina eseguiva diverse ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di soggetti vicini al clan Bardellino, nell'ambito dell'operazione «Formia Connection»; il 24 luglio 2006, secondo quanto risulta dal Messaggero di Latina, il sostituto procuratore di Latina dottor Gregorio Capasso emetteva 18 informazioni di garanzia a carico di altrettanti tecnici e amministratori del Comune di Minturno;
la vicenda sopra citata riguardava i lavori per la realizzazione del nuovo parcheggio e per l'ampliamento del cimitero comunale di Minturno, tra gli indagati, per abuso in atti di ufficio e falsità ideologica risultano l'ex sindaco e attuale capogruppo di Forza Italia Paolo Graziano e l'attuale sindaco di Minturno Paolo Sardelli; nell'ambito della sopra citata indagine venivano perquisite le abitazioni di alcuni esponenti politici locali del centro-destra tra i quali spiccavano - secondo quanto riportato dal quotidiano La Provincia del 23 novembre 2004 - l'assessore provinciale di Latina Silvio D'Arco, delegato alle attività produttive e appartenente al Nuovo PSI e il consigliere comunale di Minturno Maurizio Faticosi del Nuovo PSI; le indagini, sempre secondo quanto pubblicato dagli organi di stampa, riguardavano inoltre Michele Grossi, figlio dell'assessore pro tempore alla programmazione e assetto del territorio di Minturno Clemente Grossi dell'UDC; l'imprenditore Nicola Salzillo di San Cipriano D'Aversa il 3 aprile del 2001 veniva ferito alle gambe in via Simonelli in Minturno da un commando, secondo quanto riportato dalla stampa, tale attentato poteva essere la risposta di pressioni estorsive di gruppi camorristi; l'imprenditore Salzillo all'epoca aveva in corso, sempre secondo quanto emerso sulla stampa, appalti con il comune di Minturno; il 25 settembre 1997 venivano arrestati, dai carabinieri del comando provinciale di Latina, A.L.V. ed E.M., secondo i Carabinieri affiliati ai clan dei Casalesi, accusati di estorsione ai danni di un imprenditore e consigliere comunale di Minturno (all'epoca e tutt'ora);
il 24 luglio 2006, secondo quanto risulta dal Messaggero di Latina, il sostituto procuratore di Latina dottor Gregorio Capasso emetteva 18 informazioni di garanzia a carico di altrettanti tecnici e amministratori del Comune di Minturno;
la vicenda sopra citata riguardava i lavori per la realizzazione del nuovo parcheggio e per l'ampliamento del cimitero comunale di Minturno, tra gli indagati, per abuso in atti di ufficio e falsità ideologica risultano l'ex sindaco e attuale capogruppo di Forza Italia Paolo Graziano e l'attuale sindaco di Minturno Paolo Sardelli; lo scioglimento del consiglio comunale di Nettuno per accertato condizionamento mafioso, con deliberazione del Consiglio dei ministri del 24 novembre 2005, ha confermato come la criminalità organizzata nel Lazio si sia già infiltrata in una amministrazione locale
Elisabetta Rizzo
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