Venerdì 02/05/2025 | |
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Parvapolis >> Sport Latina. Volley. Niente soldi, la Maggiora non si allena Alla fine è successo: ciò che sentivamo vociferare tra gli atleti e nell’ambiente della squadra, è emerso con violenza nella giornata di ieri, dando corpo a voci delle quali non avevamo mai dato conto, preferendo circoscrivere le nostre cronache all’ambito sportivo. Gli atleti ed i tecnici della Maggiora Top Volley, esasperati dalla da troppo tempo mancata corresponsione degli emolumenti, hanno disertato l’allenamento di ieri chiedendo nel contempo scusa anticipatamente, in un comunicato, ai tifosi latinensi che con tanta passione li sostengono, per le azioni che andranno ad intraprendere nel caso perdurasse questa situazione, azioni che non faranno certo felici i sostenitori della pallavolo pontina.
Si temono addirittura defezioni dalla prossima trasferta di Treviso.
Bruttissima pagina nella pallavolo latinense e nello sport della città in genere. La squadra di pallavolo è stata salvata dal fallimento, miracolosamente, la scorsa estate, ma ora ci risiamo; il calcio è sparito, la pallanuoto e l’hockey fanno la serie A, ma giocano le gare interne rispettivamente ad Anzio e a Roma perché a Latina non ci sono gli impianti.
Latina città di serie A? Ma che film è???
Tornando alla pallavolo, la serie A è in Italia patrimonio della provincia italiana. Uno dei campionati o forse IL campionato di volley più importante e bello del mondo, vede infatti schierate quasi esclusivamente squadre di città minori. Eccetto Roma, tornata quest’anno ai vertici grazie al costruttore Mezzaroma e l’ombra di Veltroni, sindaco appassionato, scorrendo la classifica delle principali città italiane (Roma, Milano, Napoli, Torino, Genova, Palermo, Bologna, Firenze, Catania, Bari…) nessuna di esse (nessuna!!!) è rappresentata nella massima categoria.
Il top della pallavolo italiana si chiamano Treviso, Macerata, Cuneo, Montichiari, Piacenza….l’operosa provincia in cui ci illudevamo fosse compresa Latina. Fino a ieri. Forse gli atleti hanno atteso appositamente la qualificazione in Coppa Italia, traguardo insperato ad inizio stagione, per dar ancora più clamore mediatico alla loro protesta. Speriamo serva a rasserenare l’orizzonte dell’unica realtà di rilievo nazionale del nostro sport. O, presto, ci resterà in mano il solito pugno di mosche.
Maurizio Targa |
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