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Latina. Mettiamo le ali. Pasquale Mancini e l'Aeroporto possibile: «La servitù ai militari doveva essere risolta prima. Ora tocca alla Provincia»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Pasquale Mancini, rappresentate della Rosa Nel Pugno /
Sdi. In questi giorni si parla tanto di Aeroporto, lei cosa ne pensa?
«Credo che sia una cosa fondamentale, averlo qui. La criticità, come è noto, è quella
relativa alla presenza dei militari. È conosciuto a livello europeo, prezioso
per la formazione e il nodo del conflitto tra utilità civile e utilità militare è un tema
che avremmo dovuto affrontare già da molto tempo. Lo sviluppo della nostra
zona passa dallo sfruttamento delle risorse che la nostra zona ha. E senza
alcune risorse il nostro territorio non decollerà mai. Questa servitù va risolta
per prendere davvero il volo». Ora che anche la Regione pare orientata a preferire
Latina a Viterbo, qual è la fattibilità reale? «Uno dei motivi per cui l'Aeroporto
non si è mai posto in quella prorità di agenda che avrebbe meritato è che le forze
politiche, anziché cooperare si sono chiuse in divisioni partitiche. E Cusani
che chiude a Marrazzo non è un buon segnale. Non vorrei che queste questioni, centrali,
le forze politiche facessero emergere le solite conflittualità. La Regione
sta facendo delle scelte; adesso occorre approfittarne, subito. Ma dobbiamo
dare un'immagine di forza, di coesione. La Provincia, ma anche il Comune, sono
chiamati a svolgere un ruolo fondamentale». Intanto, dopo molte riunioni iniziate a dicembre e concluso l’iter di registrazione, si è ufficialmente costituita l’Associazione “Mettiamo le ali a Latina”.
Aderendo all’invito di Vincenzo D’Onofrio e del circolo culturale “Demetra – per lo sviluppo economico di Latina”, un gruppo di professionisti, addetti ai lavori ed amanti del volo, nel corso di varie riunioni, ha definito gli obiettivi, stilato l’atto costitutivo e lo statuto ed ha individuato ed assegnato le varie funzioni della Associazione.
La funzione di Presidente è stata affidata ad Enrico Martucci, Funzionario della Sede Centrale dell’ENAC, di recente trasferitosi a Latina con la famiglia, che per molti anni ha svolto la funzione di Direttore dell’Aeroporto di Trieste – Ronchi dei Legionari. Ha frequentato il 25° corso Sicurezza del Volo organizzato dallo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare ed ha svolto, sia per conto del Ministero dei Trasporti, che della Magistratura, inchieste in casi di incidenti aeronautici. Appassionato del volo nelle sue varie forme è titolare di varie licenze di pilotaggio in corso di validità.
Vice Presidente è stato nominato lo stesso D’Onofrio, Dottore Commercialista e pilota, gli altri membri del primo Consiglio Direttivo sono Giovanni Manzi, Dottore Commercialista, Giancarlo Chiandetti, impiegato tecnico, Manuele Sillitti, Avvocato, Massimiliano Fusco, disegnatore tecnico, Umberto Cernicchiola, Consulente del Lavoro, Giuseppe Agostini, Architetto, Salvatore Subiaco, manager e consulente d’azienda.
Sono stati presi contatti preliminari con la Camera di Commercio di Latina e con l’Assessorato Regionale alla Mobilità, si procederà immediatamente a prendere contatti con gli altri enti coinvolti e con le forze civili e produttive di Latina interessate all’iniziativa.
«È utile rammentare che un aeroporto civile, al pari di altre infrastrutture, quali porti,
stazioni ferroviarie, per autolinee, centri intermodali, conferisce alla comunità che ne beneficia una possibilità ulteriore di sviluppo, ove si consideri l’aumento di scambi e di conoscenze che comporta.
È ovvio che qualsiasi iniziativa non troverà mai tutti concordi. Ma le varie componenti della comunità è bene che si concentrino sulla realizzazione dell’opera, piuttosto che nel non edificante tentativo di farsi attribuire la primogenitura di una proposta, per anni inspiegabilmente tralasciata da molti, ed ora altrettanto inspiegabilmente rivendicata.
I Soci fondatori, nel confermare il loro impegno per il raggiungimento dell’obiettivo stabilito, rivolgono pertanto un cordiale invito a tutti coloro che intendano sostenere con la propria attività, con il loro supporto, con suggerimenti o quant’altro tale iniziativa comune».
Diana A. Harja
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