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Latina. Uomini e donne. Anche l'esser stronza può essere un'arma di seduzione vincente. Ma c'è il rischio di essere mandate a quel paese
Nelle mie gite in libreria, quelle in cui ho trovato i libri di Mauro Cascio e in cui ho creduto che conoscerlo e lavorare con lui fosse la cosa più importante nella vita, ho trovato un libro che mi ha colpito; uno in particolare che sembrava, a giudicare dal titolo, una pura vendetta contro gli uomini: “Falli soffrire. Gli uomini preferiscono le stronze” (Sherry Argov – Ed. Piemme). Non che io sia una vera “stronza” ma ho ritrovato il 90% del mio modo di agire in quel libro (che non è proprio una vendetta contro gli uomini).
Mi permetto di citare la definizione che l’autrice dà del termine stronza: "una donna che non sbatte la testa contro il muro perché è ossessionata dall’opinione di chicchessia, un uomo o chiunque altro nella sua cita. Capisce che chi non l’approva è solo una persona con le proprie opinioni; pertanto, non ha alcuna importanza. Non cerca di adeguarsi agli standard di nessun altro, solo ai propri. Per questa ragione, si relaziona con gli uomini in modo molto diverso".
Ebbene, a differenza della “brava ragazza”, questa Donna mantiene la propria indipendenza (anche vendendo dei panini a MacDonalds), non lo perseguita (ovvero non lo tiene al guinzaglio, né gli da la caccia), è misteriosa, lascia che aspetti, non gli permette di vedere le proprie ansie, mantiene il controllo del proprio tempo, conserva il senso dell’umorismo, tiene se stessa in grande considerazione, non si appassiona solo per lui, tratta il suo corpo come uno strumento accordato con precisione.
Tutte queste belle cose sono per la “brava ragazza” un'utopia, in quanto è l’inventrice dell’amore incondizionato, di dare tutto per una relazione, di fare qualsiasi cosa per la persona che ama.
Bello come ideale, ma quanto ci metterà il partner per annoiarsi? Siamo generosi… un mese…
Poi si innesca il meccanismo del “moccioso”, cioè proverà a vedere quanto spazio gli avete dato… e più spazio avrà, più se ne prenderà; ed è proprio grazie a questo meccanismo che inizierà a sviluppare le brutte abitudini. Esempio: fino ad un mese fa, vi chiamava continuamente e veniva a prendervi. All’epoca non vi aveva ancora conquistata. Adesso, vi chiama giusto per invitarvi fuori, ma non verrà più a prendervi, con una scusa banale (nel caso voi gli chiedete una giustificazione) o senza darvi nessuna spiegazione. Se voi vi precipitate a raggiungerlo a “Latinafiori”, il giorno dopo o dopo un po’ vi chiederà di presentarvi direttamente a casa sua o vi chiamerà giusto per quello. Una “stronza” gli chiede come mai non viene a prenderla, e se la spiegazione non la soddisfa lo invita gentilmente di rivedersi in un altro momento, quando potrà venire a prenderla.
Non è che io non sia romantica, ma sinceramente l’amore totalmente incondizionato non esiste. Ed anche se voi volete dimostrare il contrario, siete sicure che dall’altra parte verrà apprezzato questo bello sforzo?
Questo libro è dedicato a tutte le donne che si sono sentite in imbarazzo perché sono apparse tropèo dipendenti di fronte ad un uomo; a tutte quelle donne che sono state corteggiate da un uomo, che poi ha perso interesse nell’attimo stesso in cui si sono concesse; a tutte le donne che si sentono date per scontate.
Non ci sono, come abbiamo visto, regole o procedure miracolose per far funzionare un rapporto. Ed essere se stessi non è sempre una cosa negativa. Ma svelare completamente se stessi, sì.
Nessuno può promettere i miracoli, ma può provare ad uscirne al meglio.
Già un rapporto finito crea sofferenza… Perché a questa sofferenza, aggiungere anche la preoccupazione di ricreare il vostro ambiente, la vostra vita? Perché essere costrette a riprendere tutto da 0, quando invece si può iniziare da 6?
Discorso a parte per le donne che invece hanno come sogno quello di avere un uomo forte accanto e loro fare le casalinghe. Non ne abbiamo parlato, non per snobbarle. Non c’è niente di male in questo e non c’è nessuno che ti può dire quali devono essere i tuoi sogni.
Ma anche in quel caso, mantenere il rispetto di se stesse fa sempre bene.
Ho incontrato tanti uomini che desideravano la donna casalinga e che tuttora sono innamorati persi di quell'ideale di donna. Come ho degli amici che a me confidano che desiderano essere loro il pilone della casa e assumersi tutte le responsabilità e che desiderano accanto a loro una donna che gli aspetti a casa con una cena calda e che gli fa un massaggio. Ma gli stessi amici miei, in una conversazione pavoneggiante hanno detto alle rispettive “prede” che loro preferiscono una donna energica, indipendente, giusto perché la “preda” era cosi. E dopo nemmeno un mese si sono lasciati perché lei era, attenzione, “troppo indipendente”. Grazie al cielo nel caso in questione la cosa è sbollita rapidamente perché il lui in questione era proprio un cesso di lui. E la stessa mia amica s'è resa conto che stringi stringi il marito, a confronto, era il principe azzurro e Mauro Cascio Dorian Gray.
Magari la soluzione ideale è essere un po’ più sinceri ed aperti da entrambi le parti.
Perché comunque questi problemi, prima o poi, vengono fuori…
Diana A. Harja
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