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Sezze. Sconfessato Lidano Zarra. Dal coordinamento regionale del Partito Democratico arrivano i paletti contro la candidatura dell'ex sindaco

I giochi sembravano finiti ma così non è stato. Il coordinamento regionale dell’associazione per il Partito Democratico disconosce la lista civica per Zarra mettendo così dei paletti alla candidatura dell’ex primo cittadino sotto il simbolo del Pd. Il Coordinamento regionale dell’APD Lazio si è riunito a Roma mercoledì scorso sotto la presidenza di Claudio Lodici e ha esaminato la situazione politica che si è venuta a creare a Sezze in vista delle prossime amministrative. L’intervento dei vertici regionali è stato necessario dopo che alcuni esponenti della Apd locale hanno annunciato la loro adesione alla lista civica in appoggio al candidato a Sindaco già esponente però di maggioranza del centrodestra in Provincia di Latina. «L’APD Regione Lazio – leggiamo nella nota - non riconosce come rappresentative delle sue posizioni politiche ed associative le proposte fatte dalla lista civica denominata “Partito democratico per Zarra” e qualsiasi tentativo di usare il logo dell’associazione sotto qualsiasi forma per accordi politici-amministrativi con esponenti del centro destra. L’APD ritiene che la nascita di un nuovo, grande soggetto politico debba essere improntata ad uno sforzo di massima inclusione». L’Apd regionale non parla né di «scomuniche» né di «squalifiche» ad personam ma ritiene doveroso fare chiarezza verso gli elettori. «L’Apd ritiene sia inopportuna la candidatura in liste di orientamento progressista di quanti hanno fino a pochi giorni prima militato nelle file del centrodestra. In questo senso – così la nota - sarebbe auspicabile la rinuncia di chi abbia ricoperto incarichi di natura esecutiva o rappresentativa a ricandidarsi immediatamente, sospendendo per il periodo di una legislatura, consiliatura o giunta, il proprio impegno elettivo». Oltre a non riconoscere Zarra quale candidato rappresentativo del futuro Partito Democratico, il coordinamento regionale rinnova, al contrario, la completa fiducia nell’operato del coordinatore provinciale Donato Maraffino, al centro di una sfiducia condotta da Rinaldo Ceccano, Roberto Reginaldi, Antonio Vitelli ed altri membri. La vicenda setina viene bollata quindi dai dirigenti regionali dell’Apd in quanto «risulta in netta contraddizione con le linee guida regionali e nazionali». L’iniziativa politica promossa dall’Apd locale «non è coerente» con le attività organizzative del futuro Pd. L’Apd regionale, inoltre, si riserva di esaminare le singole posizioni degli associati di Sezze promotori di una linea politica giudicata «incauta e improvvida». Al centro della riflessione anche la confusione politica di tutto il centro sinistra setino. I vertici regionali invitano DS e Margherita a mettere da parte i veti incrociati e l’autoreferenzialità ed aprirsi alle energie migliori della comunità.

Alessandro Mattei


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