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Latina. Mettiamo le ali. Vincenzo D'Onofrio: «Dallo studio dell'Enav è emerso il contrario di quanto scritto dai giornali. È Viterbo poco adatta»

«Abbiamo partecipato come spettatori alla riunione del Consiglio Provinciale di Latina e apprendiamo con piacere, anche dai vari comunicati apparsi sulla stampa locale, che gli Enti territoriali concordano sulla esigenza di avere a Latina e prima possibile un aeroporto internazionale civile, senza distinzioni di appartenenza politica». Scrive Vincenzo D'Onofrio: «Unica nota discordante, sempre stando alle dichiarazioni riportate sulla stampa, sarebbe uno studio preliminare dell’ENAC che indicherebbe la zona di Viterbo preferibile a quella di Latina a causa di difficoltà connesse con la navigazione aerea, con particolare riferimento a “sovrapposizioni” con il traffico diretto agli aeroporti romani, e alla poco affidabilità, a loro dire, dei terreni pontini dato il loro trascorso paludoso. Per sgombrare il terreno da equivoci, la scrivente Associazione ha contattato informalmente i competenti uffici dell’ENAV, che è l’ente preposto ad esaminare la compatibilità degli aeroporti per quanto riguarda le rotte aeree, apprendendo che per la zona di Latina non esistono al momento impedimenti all’istituzione di nuove procedure di attesa, avvicinamento, atterraggio e decollo. Procedure che potranno essere approntate in modo puntuale quando sarà individuato con precisione il sito aeroportuale. Da quanto abbiamo potuto capire, sarebbe invece problematico, data l’attuale configurazione delle rotte, individuare uno spazio idoneo per realizzare un circuito d’attesa sulla zona di Viterbo. Per quanto riguarda la consistenza dei terreni “già paludosi” è sufficiente consultare l’A.I.P. "Aeronautical Information Publication - AIP" edita a cura di ENAV per constatare che la pista dell’Aeroporto “Comani” di Latina , sopporta per ogni singola ruota del carrello principale un peso pari a 20 tonnellate (coefficiente SIWL – Single Isolated Wheel Load). Basta considerare che un aereo di linea della categoria dei “Boeing 737” ha il carrello principale composto di quattro ruote per comprendere l’enorme peso che la pista può sopportare».

Elisabetta Rizzo


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