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Latina. Se le aziende pontine guardano all'estero. Sandro Salvadori: «Ieri c'era il Mediterraneo e l'Est europeo. Oggi India e Cina»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Sandro Salvadori, presidente della Seci. Quali sono le possibilità di penetrazione nel mercato estero per le aziende pontine? «Questo è un Paese che ha una crescita straordinaria, con forti tendenze a stabilire contatti con il nostro Paese. Si deve guardare con interesse ai mercati dinamici, per quanto distanti geograficamente e dalla nostra cultura. Noi fino a questo momento abbiamo puntato sull'Est, sul Mediterraneo e sui Paesi neocomunitari. Arrivare lì oggi è facile senza pagare grossi prezzi. Per arrivare in Cina, in India, è ovvio che le nostre imprese sono chiamate a fare grossi sforzi anche di riorganizzazione aziendale. Ma sono sacrifici che ormai sono imposti dalla globalizzazione e dal liberismo. Noi come Seci, ma anche la Camera di Commercio, cerchiamo di stare accanto a queste realtà». Quali sono i settori privilegiati? «Le industre medio-grandi. In genere i nuovi mercati hanno bisogno di infrastrutture, devono dare risposte a fasce medie della popolazione che chiedono sempre di più, attrezzature meccaniche, automobili. Il campo agroalimentare è invece ancora tutto da esplorare».

Diana A. Harja