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Sezze. Turbogas. Carlo Enrico Magagnoli (Azione sociale): «Troppo alto il rischio di danni per la salute. Faremo di tutto per impedirlo»
“Lotteremo affinché la Turbogas prevista sul territorio di Pontinia non venga realizzata”.
Ad affermarlo è Carlo Enrico Magagnoli, segretario di Azione Sociale con Alessandra Mussolini, che a margine del dibattito tenutosi lo scorso martedì 30 gennaio presso la sede di Identità Setina, prende una netta posizione sul tema della centrale la cui realizzazione è prevista in località Mazzocchio. Afferma Magagnoli:
“Nel dibattito sulla questione che investirebbe anche i comuni limitrofi alla centrale Turbogas sono emerse preoccupanti previsioni sui danni che le emissioni della centrale potrebbero provocare alla salute dei cittadini, all’ambiente e all’agricoltura, base portante dell’economia dell’Agro Pontino. Come Azione Sociale, concordi con le altre forze che compongono la Casa delle Libertà a Sezze e che sostengono la candidatura di Serafino Di Palma alla carica di sindaco, abbiamo deciso di seguire la linea del no alla Turbogas, così come abbiamo fatto nei casi di Pomezia, Velletri ed Aprilia. I dati, supportati da indagini promosse da tecnici qualificati, sono allarmanti, a causa dell’emissione di polveri sottili che potrebbero arrecare un danno enorme alla salute dei cittadini, attaccando le vie respiratorie. Anche il comparto agricolo potrebbe risultare gravemente danneggiato dai residui della centrale Turbogas. In questa ottica la nostra decisione è quella di combattere ogni forma di sopruso ai danni di allevatori ed agricoltori e di spingere affinché si punti, invece, a fonti di energia rinnovabile. Non capiamo e non accettiamo le strategie che la Regione Lazio sta utilizzando per quanto concerne il piano energetico. Si parla di qualità dei prodotti agricoli e si mettono a rischio intere colture, che rischiano di essere ‘bombardate’ da sostanze nocive. La previsione dell’enorme numero di centrali che dovrebbero sorgere nella nostra regione è allarmante. La proposta di realizzarne la bellezza di 4 nel nostro territorio lascia ancora più perplessi. La Regione dimostra per l’ennesima volta poca lucidità amministrativa e delle promesse della campagna elettorale si sono perse le tracce. Si immagina un futuro Parco dei Monti Lepini e Aurunci per il rilancio del turismo e la protezione di flora e fauna. Poi questo Parco si inserisce nel bel mezzo di due centrali Turbogas. La coerenza dov’è? Azione Sociale non rimarrà ferma a vedere questi scempi e si metterà a disposizione del comitato di Pontinia per lottare affinché i sacrosanti diritti dei cittadini non vengano, come troppo spesso succede, calpestati da chi mette il proprio interesse di fronte a quello della comunità”
Diana A. Harja
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