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Roma. I magi evangelici. Storia e simbologia tra Oriente e Occidente. A Villa Medici il Vascello presentato l'ultimo saggio di Antonio Panaino

Si è tenuta il mese scorso, a Villa Medici Il Vascello, la presentazione dell’opera "I magi evangelici. Storia e simbologia tra Oriente e Occidente" di Antonio Panaino, Longo Editore, Ravenna, 2004. Con l'autore, iranista dell’Università di Bologna, erano presenti Gherardo Gnoli, presidente dell’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente, Pietro Mander, assirologo dell’Università di Napoli "L’Orientale", e Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, la Massoneria Italiana. Il saggio propone una circostanziata indagine sul significato storico-religioso, ideologico e simbolico dei Magi in Matteo, 2, 1-12 e sulla complessa elaborazione del ciclo dei Magi evangelici, anche attraverso l’esame delle fonti apocrife posteriori e della letteratura patristica. L’autore ha inoltre analizzato il profondo messaggio interculturale proposto dal Cristianesimo primitivo mediante la sottile evocazione, senza altri confronti nei Vangeli, di una categoria sacerdotale, forse estranea al mondo giudaico e associabile a un culto iranico mazdaico da tempo in attesa del "Salvatore-Rinnovatore" del mondo, ovvero del figlio di Zaratustra, che nascerà da una vergine e verrà a resuscitare i morti alla fine dei tempi. Tali riferimenti vengono vagliati alla luce dell’intricata situazione politica di Israele tra I secolo a.C. e I secolo d.C.
Antonio Panaino, preside della Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Bologna a Ravenna, è professore ordinario di Filologia, Storia e Religioni dell’Iran. I suoi interessi scientifici si concentrano sulla storia linguistica e religiosa del mondo iranico e tardo antico, con particolare attenzione per i fenomeni di interazione culturale tra Oriente e Occidente, soprattutto nel campo della mantica astrale e dell’astronomia e astrologia antiche. Autore di diverse monografie e di circa 200 lavori tra articoli, recensioni e studi minori redatti nelle principali lingue europee e orientali. È direttore della sezione Emilia-Romagna dell’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente e direttore scientifico della rivista del Grande Oriente d’Italia "Hiram", uno dei più pregevoli prodotti editoriali massonici pubblicati nel nostro Paese.

Mauro Cascio


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