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Latina. Una giornata per la ricerca scientifica. Ad un anno dalla scomparsa di Luca Coscioni, iniziativa dell'associazione radicale...
Il 20 febbraio, a un anno dalla morte di Luca Coscioni, l'Associazione radicale che porta
il suo nome ha organizzato una "giornata per la libertà di ricerca".
«La battaglia per la libertà di ricerca scientifica non è a favore dei ricercatori e
dei loro laboratori. Non riguarda soltanto i milioni di malati che potrebbero un giorno
essere curati grazie all'avanzamento delle conoscenze scientifiche.
La campagna per la libertà di ricerca è una battaglia di libertà. Riguarda la laicità
dello stato e la libertà del pensiero. È la stessa battaglia condotta a suo tempo
da Galileo Galilei, o ancora oggi contro chi vieta ricerche che rappresentano la speranza
di cura per milioni di malati, o contro chi vorrebbe espellere Darwin dai programmi scolastici.
La libertà di ricerca scientifica non è soltanto un motore dello sviluppo economico.
È il migliore strumento a disposizione della conoscenza, per distinguere il vero dal
falso e liberare l'uomo attraverso il sapere.
Il sapere scientifico è sempre stato il principale nemico di ogni fondamentalismo religioso,
ma non si oppone alla religione in quanto tale. La religione ha anzi tratto giovamento
dal progresso della scienza. Grazie ad essa, la religione si è potuta liberare della
credulità, della superstizione e di chi ha tentato di ridurla a strumento di manipolazione
delle persone.
La difesa della libertà di ricerca rappresenta il proseguimento della battaglia per
i diritti civili e la laicità, a difesa dell'autonomia individuale e contro la pretesa
di imporre attraverso le leggi una morale di stato o i dogmi di una confessione religiosa».
Elisabetta Rizzo
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