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Latina. Mettiamo le ali. Stefano Pedica: «L'aeroporto è una risorsa importante». E sul Corridoio: «Era un progetto troppo ambizioso»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS con l'on. Stefano Pedica, segretario politico dell'Italia dei Valori, intervenuto al convegno sulla viabilità in provincia di Latina e le infrastrutture necessarie al territorio - organizzato dal Circolo della Libertà dell'europarlamentare Stefano Zappalà - in rappresentanza del ministro per le Infrastrutture, on. Antonio Di Pietro.
Lei ha detto: la viabilità e le infrastrutture servono, al di là del colore politico. Come valuta l'assenza del presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo?
«Anche il presidente Marrazzo, come il ministro, aveva degli impegni che gli hanno impedito di essere presente. Non c'è alcuna vena polemica e mi dispiace che il presidente Cusani abbia messo in piedi una polemica che spero inesistente, anche perché non ci sono i presupposti: tutti noi vogliamo migliorare la viabilità tra Roma e Latina, sviluppare il territorio e rispettare chi da quarant'anni sta aspettando questa risorsa, che è quella di tornare a casa con un sorriso e non con ore di traffico. Traffico che ha provocato tanti incidenti mortali nel corso di questi quarant'anni».
È possibile ipotizzare una data di inizio dei lavori della Roma-Latina?
«Dopo la progettazione, che abbiamo totalmente finanziato: inizieranno intorno al 2010».
Nel corso del convegno, l'ing. Ruopoli, dirigente del settore autostradale del ministero per le Infrastrutture, ha in parte spiegato l'abbandono del progetto del "corridoio tirrenico": «Era un progetto troppo ambizioso, sia dal punto di vista dei costi - oltre tre miliardi di euro - sia dal punto di vista strutturale. Farlo partire da Fiumicino, infatti, avrebbe causato gravi problemi di traffico all'area romana. Per questo è stata formulata la soluzione attuale, varata dalla Regione nel novembre 2005. Si tratta di una soluzione più semplificata, per collegare Roma a Latina, con interventi concentrati nelle zone a più alto volume di traffico, e con costi di intervento che potranno essere supportati dal futuro pedaggio».
Andrea Apruzzese
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