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Latina. Mettiamo le ali. Armando Cusani: «È la viabilità ad avere la priorità sul territorio. Marrazzo? Fa solo propaganda, senza agire»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS con Armando Cusani, presidente della Provincia di Latina, in occasione del convegno sulla viabilità in provincia e le nuove infrastrutture, organizzato dal Circolo della Libertà dell'europarlamentare Stefano Zappalà. Molti i temi sul tappeto: collegamento Roma-Latina, bretella Cisterna-Valmontone, ultimazione della 156 dei Monti Lepini. Presidente, quali sono le priorità?
«La viabilità: un sogno o diventerà realtà? Sarebbe un ottimo slogan. Il dato è che siamo fermi agli anni Settanta o prima. L'unica grande opera della provincia è forse la bonifica, una grande opera idraulica ed ambientale realizzata in cinque anni. Noi vorremmo che il nostro sistema infrastrutturale fosse rapidamente ammodernato. Ci sono state tante proposte e anche tante risorse messe a disposizione. Sono pochissimi però i cantieri aperti. Questi sono i temi che avremmo voluto porre al presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, che mi sembra non abbia accolto l'invito, e al ministro per le Infrastrutture. Questo è il segno dell'attenzione che hanno nei confronti dei cittadini della provincia, non tanto nei confronti del Parlamento Europeo, che attraverso il suo rappresentante ha voluto organizzare questo incontro, o ancor più per la presenza del presidente della Provincia, che è l'istituzione che ha una grande responsabilità sul sistema viario. Porteremo comunque avanti le nostre proposte e sono convinto che alla lunga avremo la possibilità di dare a questo nostro territorio delle infrastrutture moderne. Vorrei inoltre sottolineare che - nonostante queste difficoltà - c'è un tessuto economico straordinario, che continua a crescere: fino a quando continuerà a crescere? Sono interrogativi che poniamo da tempo e negli ultimi due anni c'è stata anche una gara a cancellare tutti i programmi dell'amministrazione precedente. Questo è un fatto negativo che noi denunceremo in tutte le sedi".
Lei ha parlato delle proposte. Quali sono gli atti formali presentati dalla Provincia in questi mesi riguardo le infrastrutture e la viabilità in particolare?
«Abbiamo sostenuto tutti i progetti, anche preliminari, della giunta Storace e della legge obiettivo del ministro Lunardi. Sono stati completamente stravolti o cancellati; noi vogliamo riproporre i temi della viabilità e vogliamo anche dare tempo di decidere a chi ha la responsabilità di governare. Noi daremo il nostro contributo, con lealtà e senza infingimenti, perché abbiamo a cuore gli interessi della provincia, ma su un punto saremo inflessibili: non nasconderemo quando ci saranno programmi propagandistici anzichè soluzioni reali".
Lei ha sottolineato l'assenza di Marrazzo, ma altre volte è stata la Provincia a non essere presente ad iniziative della Regione. Se e quando tornerete a parlarvi?
«Io sono stato sempre presente. Ancora una volta vorrei sfatare questo luogo comune, ormai entrato anche nella mentalità dei giornalisti: io ho sempre accettato tutti gli inviti e sono stato sempre presente, direttamente o attraverso gli assessori, agli incontri istituzionali che la Regione ha voluto mettere in campo su sua iniziativa o su iniziativa della provincia».
Però la Provincia non ha partecipato ai tavoli del "Progetto Latina".
«Sì, ad eccezione appunto di un'iniziativa definita impropriamente "di concertazione", che è di fatto un luogo dove il presidente fa propaganda del suo bilancio e del suo "non fare" per questa provincia, ed io ho inteso protestare, perché dopo due anni noi chiedevamo atti concreti, atti formali, risorse nel bilancio regionale e non chiacchiere. È un segno di protesta, nell'interesse della gente».
Anche nel corso del suo intervento al convegno, Cusani ha esordito sottolineando di non essere il "casus belli" dell'assenza di Marrazzo: "Credo nel rapporto istituzionale - ha detto - ma basato sulla reciprocità". Un intervento, il suo, incentrato molto sulle cifre e i numeri della viabilità: evidenziando di aver installato i rilevatori lungo la Pontina e le altre strade della provincia, il presidente ha snocciolato i passaggi di veicoli: sulla "148" ad Aprilia, 54.000 mezzi al giorno in direzione Roma e 34.000 in direzione Napoli; sulla "156" 26.000/27.000 al giorno in entrambe le direzioni. Ma sono altre le cifre tragiche: nel 2004, 91 morti e 4050 feriti, quello che Cusani ha definito "l'Afghanistan sulle nostre strade". "Strade - ha proseguito - su cui vivono e producono 50mila imprese, che hanno realizzato il quarto risultato nazionale di incremento di Pil pro capite".
Andrea Apruzzese
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