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Viterbo. Massoneria e Cultura. L’eredità di Nathan. Guido Laj, Pro sindaco di Roma e Gran Maestro. Un incontro con Anna Maria Isastia
La cultura laica e democratica ha inciso sulle vicende politiche del Novecento italiano
in alcuni passaggi decisivi per la storia nazionale.
Intrecciata con la storia della Massoneria italiana, il Grande Oriente d'Italia,
buona parte della classe dirigente, dal Risorgimento, con Mazzini, Garibaldi, Cavour,
all'Italia liberale, passando in rigoroso ordine sparso da Agostino De Pretis a
Francesco Crispi, da Giovanni Amendola a Sidney Sonnino, con le pagine culturali
massoniche firmate da Giosuè Carducci, Giovanni Pascoli, Gabriele D'Annunzio.
Di questa cultura Guido Laj
è stato uno degli esponenti di rilievo, specialmente nei primi anni del secondo dopoguerra,
periodo in cui fu prosindaco di Roma e Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, come in
passato Ernesto Nathan. In questa duplice veste partecipò da protagonista alla
ricostruzione del sistema politico e delle alleanze internazionali del Paese, cercando
di promuovere idealità laiche e progressiste.
Della sua figura se ne parlerà a Viterbo, il prossimo 23 febbraio (ore 17,30), in occasione
della presentazione del libro di Anna Maria Isastia e Guido Laj "L’eredità di Nathan.
Guido Laj (1880-1948), Pro sindaco di Roma e Gran Maestro". Anna Maria Isastia, docente
di storia moderna all'Università La Sapienza di Roma è autrice di numerosi saggi
sulla Massoneria e sul milieu politico e culturale di quel cinquantennio d'oro
per il GOI, quello che va dal Risorgimento al fascismo.
L’incontro, organizzato dal Grande Oriente d’Italia e da Carocci Editore, si svolgerà
nella sala conferenza dell’Amministrazione Provinciale di Viterbo (Via Saffi 49) alla
presenza degli autori. Interverranno Zeffiro Ciuffoletti e Marco Paolino.
La conclusione dei lavori, coordinati da Giuseppe Materni, è stata affidata al Gran
Maestro Gustavo Raffi.
Mauro Cascio
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