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Latina. Carducci Massone. Prendono il via le iniziative di studio sul rapporto tra il Premio Nobel e le logge. Una militanza durata una vita...
Prendono il via da Bologna le iniziative che saranno organizzate, nel corso del 2007, dalla
Massoneria del Grande Oriente d’Italia per celebrare il centenario della morte di
Giosuè Carducci, premio Nobel, una delle figure più importanti della letteratura
italiana legate alla Libera Muratoria.
Carducci aderì alla Massoneria nel 1862 con l’iscrizione alla loggia "Galvani"
di Bologna e fu tra i fondatori, nel 1866, della loggia "Felsinea"
nella quale ricoprì l’incarico di segretario. Libertà, uguaglianza, fratellanza,
indipendenza, progresso, laicità, principi cardine del pensiero massonico sono
presenti in diverse sue opere, anche se il poeta ebbe con l’Istituzione un rapporto
forte, legato soprattutto alle vicende della formazione
dello stato unitario italiano che lo portarono ad "affievolire" le sue idee
libertarie e repubblicane.
Ed è proprio un'analisi "a tutto campo" sul rapporto tra il poeta e la Massoneria
quella che propone la loggia bolognese "Giosuè Carducci" con il Convegno di studi
"Carducci Massone", organizzato in collaborazione con il Collegio Circoscrizionale
dell’Emilia Romagna - in programma oggi, sabato 17 febbraio, presso la Sala Senatoriale
di Palazzo Ratta (Via Castiglione 24).
Aprirà i lavori, alle ore 9, il saluto del presidente del Collegio dell’Emilia Romagna,
Gianfranco Morrone e, dopo l’introduzione di Alberto Maria Bargossi, maestro Venerabile
della loggia organizzatrice, seguiranno gli interventi di Emilio Pasquini, dell’Università
di Bologna ("Carducci laico"); di Umberto Carpi, dell’Università di Pisa
("Carducci e la Rivoluzione francese") e dello storico Aldo Mola ("La Massoneria per Carducci").
Seguiranno le relazioni di Marco Veglia, dell’Università di Bologna,
("La vita massonica di Giosuè Carducci dal 1866 al 1868"), di Roberto Balzani,
dello stesso ateneo, ("Carducci Crispino") e di Angelo Scavone, presidente
della Società Dante Alighieri di Bologna ("Carducci e la Dante Alighieri").
Le conclusioni sono affidate al Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.
Nel corso del convegno saranno consegnati i premi ai vincitori dei due concorsi banditi
dalla loggia "Giosuè Carducci": si tratta della dottoressa Giovanna Cordibella,
borsista alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna, della dottoressa
Sofia Gallo, Preside del Liceo classico Galvani, e di uno studente dello stesso Istituto.
Mauro Cascio
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