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Latina. L'ingovernabilità viaggia tra falce e martello. Fabrizio Vitali (Margherita): «Isoliamo le componenenti comuniste della coalizione....»

«Due senatori eletti uno da Rifondazione comunista e l'altro dai comunisti italiani portano la crisi nel Paese, così come già nel 1998 fecero eletti Comunisti. L'esito del voto al senato sulle linee di politica estera può produrre e già produce effetti deleteri per il Paese». Scrive Fabrizio Vitali della Margherita: «Oggi ci chiediamo se il comunismo in Italia non sia altro che una alterazione politica che abbia la ragione di vita solo nel mantenimentoi di una nicchia di consenso che crediamo gli elettori dovrebbero rendere sempre più piccola sino a togliere il potere di determinare le sorti di un governo. Non rinneghiamo le ragioni di tanti cittadini che votano falce e martello, le difendiamo e facciamo nostre, ma affermiamo la dissennatezza di alcuni loro eletti sotto la bandiera rossa. L'esecutivo Prodi formatosi sei mesi fa ha già prodotto provvedimenti che vanno verso il risanamento del Paese che è tutto vantaggio per i cittadini e minare da sinistra questo governo è atto contro. Garantire posti di potere tramite il dispositivo elettorale, che pure è illiberale, a chi non ha a cuore il bene comune procura grave danno alla nazione».

Elisabetta Rizzo