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Latina. Bocciato pure il porto, la città resta a piedi. Moscardelli: «Incapacità». Zaccheo: «Entro marzo la variante in consiglio...»

«La bocciatura del porto di Latina non è di sicuro da imputare ad una volontà punitiva dell'Amministrazione Regionale nei confronti del Comune di Latina, quanto piuttosto ad una chiara incapacità tecnico amministrativa dimostrata dalla classe dirigente pontina con il sindaco Zaccheo in prima persona». Così Claudio Moscardelli, Consigliere Regionale della Margherita e Presidente della Commissione Urbanistica della Pisana, commenta lo stop della Regione all'ipotesi di realizzazione del porto a foce Verde. «Quando in sede di Consiglio Comunale - ricorda Moscardelli - mi astenni nella votazione dell'incartamento da inviare in Regione, sottolineai che così come era strutturata la proposta non poteva che essere respinta. Infatti, piuttosto che di un'osservazione vera e propria si trattava soltanto di una comunicazione alla Regione dell'intenzione di realizzare un porto a Foce Verde. Sull'idea di porto siamo tutti d'accordo, ma quando si tratta di pronunciarsi su un progetto specifico, mancavano e mancano tuttora gli elementi necessari per esprimere una valutazione di merito. Avevo preavvertito che non vi era l'urgenza di presentare un'osservazione in realtà inadeguata per le ragioni esposte, poiché si trattava delle osservazioni ai vecchi piani paesistici. Il nuovo piano paesistico che invece sarà adottato dalla Giunta a breve, avrà tutta la fase di pubblicità e di osservazioni che peraltro dovrà vedere un passaggio nella Commissione da me presieduta. In quella sede sarà necessario avanzare osservazioni fondate per un progetto di porto compatibile». «L'approssimazione e l'assoluta incapacità di ascoltare l'opposizione - continua Moscardelli - è una caratteristica di questa amministrazione per cui si è soliti fare un annuncio senza verifica della sua fattibilità e adeguatezza, per poi scaricare sugli altri l'irrealizzabilità del progetto stesso. Peraltro, sulla marina, il fallimento della destra è davvero totale in quanto la vicenda del porto fa il paio con un concorso di idee del tutto inutile perché realizzato solamente per avere degli indirizzi e non un vero piano della marina e con la vicenda delle Terme dove l'ipotesi di messa all'asta dei terreni comunali rappresenta una vergogna per questa amministrazione e per la maggioranza che la sostiene, di cui il sindaco si deve assumere la piena responsabilità».
Questa notizia non ha fondamento, dice il sindaco Zaccheo. La Regione Lazio allo stato, seguendo la procedura prevista dalla legge regionale 24/98 come modifica dalla legge regionale 18 del 2004, sta avviando le procedure necessarie per revisionare il piano territoriale paesaggistico. L’art. 23 delle leggi citate stabilisce l’iter procedurale per la formazione e la modifica del PTPR sancendo in particolare al comma 1 che “si provvede alla redazione del PTPR, sulla base delle consultazioni con gli enti locali e gli altri enti pubblici interessati. Nello spirito della collaborazione istituzionale tra Regione ed enti locali, i Comuni e le Province con deliberazione consiliare, possono presentare alla Regione ….proposte di modifica delle classificazioni per zona dei vincoli paesistici”. Il consiglio comunale di Latina, con deliberazione consiliare n. 32 del 14 aprile 2006, previo esame da parte della Commissione Urbanistica dell’11 aprile 2006, ha approvato le proposte da inviare alla Regione per la revisione del PTPR. Tali proposte sono tutte finalizzate a tutelare le zone sottoposte a tutela ambientale e sono scaturite non solo dalle precise indicazioni del consiglio comunale espressa con deliberazione n. 93/2004 (Criteri guida per il concorso internazionale di idee) ma anche e soprattutto dai suggerimenti emersi dalle risultanze del Concorso Internazionale di Idee per la Riqualificazione del territorio costiero del Comune di Latina. L’amministrazione comunale ha scelto la via del progetto unitario, organico, strutturale, finalizzato alla valorizzazione di tutto il territorio costiero in linea con la ragione forte che dovrà guidare l’intera operazione: rilancio culturale, economico, turistico, strutturale del territorio costiero. Per tornare all’iter, una commissione tecnica regionale ha esaminato le proposte di cui si parla. Dopo la valutazione di tali proposte, la giunta regionale dovrà adottare il PTPR, il quale dovrà essere poi pubblicato per un periodo di tre mesi al fine di consentire da parte di chiunque di presentare le osservazioni nei successivi tre mesi dalla pubblicazione che dovrà essere curata da ogni Comune interessato. Dopo il periodo previsto per le osservazioni, i Comuni dovranno – nei successisi 30 giorni – raccogliere le osservazioni e trasmetterle alla regione. La Regione Lazio entro 60 giorni dalla trasmissione delle osservazioni dovrà poi predisporre una relazione istruttoria e le relative controdeduzioni. Solo dopo questo complesso iter il consiglio regionale potrà approvare definitivamente il PTPR. Come emerge dall’iter descritto che si compone di ben 10 passaggi procedurali, siamo solo alla fase preliminare atteso che come si ribadisce la giunta regionale ancora non ha adottato il PTPR. Fermo restando quindi che non esistono atti formali da cui si evinca un qualche parere negativo (che se e laddove esiste va ascritto evidentemente ad un parere istruttorio di un qualche ufficio), resta la considerazione che d fronte ad una proposta del Comune di Latina chiaramente finalizzata a delocalizzare gli insediamenti abitativi previsti di diverse migliaia di mt cubi in zona sottoposta a vincolo ambientale al fine di tutelare la zona, la giunta regionale possa non tener conto di queste iniziative forti, che vanno decisamente nella direzione della salvaguardia di un’area di grande pregio ambientale che ha subito in passato pesanti aggressioni. Nessuna bocciatura del progetto porto dunque, mentre l’Amministrazione-Zaccheo continua l’azione di riqualificazione del territorio già concretamente avviata con interventi specificatamente mirati quali la demolizione degli insediamenti abusivi di Via Egadi, la riqualificazione di Rio Martino con il relativo approdo ed in ultimo con l’esame entro il mese di marzo delle linee guida necessarie alla redazione della variante urbanistica per la riqualificazione dell’intero territorio costiero ed all’approvazione del progetto preliminare presentato dal prof. Noli per la realizzazione di un complesso portuale integrato.

Elisabetta Rizzo


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