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Latina. A volte ritornano: i titolari dell'eredità della Dc. Guido Moretti: «Distinti e distanti dai due poli. Ma siamo qui per unire»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS con Guido Moretti, commissario regionale della Democrazia Cristiana nel Lazio. Rinasce la Dc, lei ha sottolineato le ultime sentenze che vi hanno dato la titolarità del nome e del simbolo. Quali sono?
«Abbiamo due sentenze, la prima di merito, che ha posto fine ad una lunga vertenza sancendo che la Democrazia Cristiana non è stata mai sciolta, e questo è atto di giustizia storica. La seconda è che abbiamo celebrato in base a questa sentenza il XX Congresso nazionale della Democrazia Cristiana e ricostruito gli organi. Contro questa sentenza si sono appellati, chiedendone la non applicabilità, l'on. Rotondi e tanti altri; un'ordinanza di merito ha respinto questa richiesta di impedirci l'uso del nome e del simbolo della Dc, per cui noi siamo nella pienezza di una legalità che ci riconsegna per intero alla storia e alla vicenda politica della Dc. Noi ci rendiamo conto di essere inadeguati rispetto all'ampiezza della missione che ci attende, però siamo anche decisi a fare in modo che tutto quel firmamento democratico-cristiano possa essere ricondotto ad unità sotto il nome storico e sotto il simbolo storico della Democrazia Cristiana».
In quali appuntamenti elettorali vi siete già presentati?
«Non con il simbolo della Dc, ma ad esempio con il simbolo "Paese Nuovo" già alle Europee del 2004; alle regionali del Lazio del 2005 in federazione con Clemente Mastella, conseguendo più di 10mila voti di preferenza; alle provinciali di Frosinone e di Rieti. Nel primo caso come Dc, ma senza simbolo, prendendo l'1,7% e a Rieti, come Cristiano Democratici, prendendo l'1,9% e facendo vincere il centro sinistra. Da tre anni siamo collocati nel centro sinistra. Nelle elezioni politiche abbiamo dato vita, in alcune circoscrizioni, ad una lista con il Codacons e Democrazia Cristiana ed abbiamo preso più di 85mila voti, eleggendo un senatore. Il XX Congresso ha però ribadito una scelta di fondo, che è più congeniale al ruolo, alla storia della Dc, quella di presentarci ora in queste elezioni amministrative distinti e distanti dai due poli, presentando candidature nostre con sistema proporzionale, ma soprattutto avviando un processo di riaggregazione con l'idea di costituire una federazione in modo che nelle Europee del 2009 (che è lo strumento elettorale più vicino alla nostra visione, il voto proporzionale senza sbarramento, con preferenze, senza alleanze precostituite) noi possiamo tornare come Democrazia Cristiana. Abbiamo indicato in Clemente Mastella il presidente di questa federazione, in cui c'è anche l'amico Publio Fiori. Noi ci auguriamo che venga anche Casini con l'Udc e che si ricrei nel Paese un centro forte, moderato, democratico, in grado di far superare la stagione di un bipolarismo che è fallito in ogni campo, prima nel centro destra e - come si evidenzia in questi giorni - nel centro sinistra».
La Dc si presenterà quindi autonomamente e con propri candidati a sindaci in tutti i Comuni al di sopra dei 15mila abitanti che andranno al voto nella prossima tornata di elezioni amministrative, anche nella provincia di Latina. Negli eventuali ballottaggi sarà poi valutata caso per caso la compatibilità con i programmi dei candidati. Nessuna indicazione ancora sui nomi, che saranno studiati dai vari comitati comunali.
Moretti ha inoltre approfittato della conferenza stampa di ieri per presentare i quadri locali del partito: Mario Tortorelli è stato nominato vice commissario regionale, nonché responsabile del dipartimento Enti Locali, mentre Cristina Bellomo è responsabile del comitato comunale di Latina.
Andrea Apruzzese
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