Venerdì 02/05/2025 
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Latina. Basket, come uscire dalla crisi. Salvo Garsia incontra Mario Provinzano: «Le società devono collaborare, per il bene di tutti...»

Tutti insieme appassionatamente. Perche no? La troppe divisioni stanno recando danni notevoli al basket di Latina. Quattordici società affiliate, poche le forme di collaborazione. Risultati inferiori alle attese, eccetto il caso dello Sport Management Group, che brilla in C2 con una squadra di ragazzini. Nessun giocatore pontino gioca stabilmente in A1, sono lontanissimi i tempi con Latina in testa in tutti i campionati giovanili, presente spesso alle finali nazionali. La grande scuola di basket di un tempo, tra le migliori e più qualificate d’Italia, è solo un ricordo. Ma lasciamo stare il passato tra i grandi del basket italico, pensiamo seriamente al futuro in termini moderni e razionali, con occhio vigile sulle nuove strade che conducono al successo nello sport. Insomma, le potrebbero rilanciare pienamente il basket del capoluogo, partendo da alcuni dati positivi. I praticanti sono 12OO, le società 14, gli spettatori al palabianchini arrivano anche a mille nelle partite di media caratura in B1, a 400 in C2, al Nascosa. Cosa impedisce un vero salto di qualità? Sicuramente la troppa conflittualità tra i club che non si adoperano per una politica comune, soprattutto nei settori giovanili, la cosa più importante in ogni settore sportivo, specialmente quando la congiuntura economica non è favorevole. Club come Ab Latina, Smg, Asso Sport, Studio Sport, Junior School, Virtus, Bull, Sabotino, Cestistica, hanno tutte le possibilità si emergere, ma è importante dialogare per costruire qualcosa di duraturo, una linfa vitale. Si può partire anche da tornei, clinic, stage, corsi di alta specializzazione, convegni di tematiche sportive, mostre, presentazioni di libri, eventi culturali, cose che a Brindisi o Pesaro fanno quasi giornalmente, facendo del basket un modello da esportare, uno spot vivente. Il basket è uno sport aggregante, piace alla gente, gli spettatori – statistiche alla mano – sono in aumento, Bargnani è una stella della Nba, è cresciuto a Roma, la nazionale azzurra è vicecampione olimpica. Salvo Garsia è da due anni presidente dell’Ab Latina, ha cercato di intavolare una trattativa per un rapporto di stretta collaborazione con Mario Provinzano, deus ex machina, dello Sport Management Latina, il club che gestisce gli impianti del Nascosa con 300 tesserati e 16 squadre ai nastri di partenza dei campionati Fip, una corazzata. “Mi sono incontrato con Provinzano per aprire un dialogo – ha detto il numero uno nerazzurro -, ho cercato di far comprendere a Mario che nel direttivo della nostra società ci sono persone nuove che non hanno alcun tipo di preclusione e nessun risentimento per cose passate. All’inizio, ho trovato disponibilità da parte del Management, poi le cose si sono arenate, non so bene per quale motivo. Spero che dopo la fine dei rispettivi campionati ci mettiamo di fronte a un tavolo per ragionare insieme, possiamo senz’altro collaborare per il bene di tutti”. Garsia ha avviato contatti proficui con il Basket Terracina: “In questo caso - afferma -, la risposta è stata positiva, abbiamo ottenuto dei ragazzi che stanno ben figurando nel campionato under 14 d’eccellenza, guidati da Marcello Zanda”. Ab Latina leader nella provincia? “C’è molto da lavorare per portare a termine un ambizioso progetto di questo tipo – chiosa il presidente -, so che tanti club del sud stanno lavorando bene, i risultati sono dalla loro parte, c’è il giusto entusiasmo, in futuro faremo altri sforzi per avvicinarli a noi”. Progetti in tal senso sono stati attuati da società modello come la Sutor Montegranaro che ha raccolto in un’unica formazione i migliori prospetti della zona nell’under 21. Bravi in seria 1, ancor meglio nella cura del vivaio.

Paolo Iannuccelli


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