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Sezze. Giovani per Sezze, rissa con l'Unione. «Viene insultato chi osa mettere in discussione il gotha politico setino e la sua autorità»
Il direttivo di Giovani per Sezze insieme a tutta la coalizione della CDL, nelle persone dei segretari dei partiti che la compongono, risponde agli insulti rivolti da un partito dell’Unione a uno dei fondatori: “Teniamo a prendere le parti di Filiberto Mazza in merito a quanto letto sui giornali nei giorni scorsi. Quello che poteva essere accettato come legittima risposta politica ad una semplice analisi, fatta con stile e capacità attraverso una diversa visione e valutazione politica di un risultato elettorale, si è trasformata in una inaccettabile, eccessiva e arrogante risposta. Risposta nella quale traspare tutta la superbia, il rifiuto e la negazione totale alla semplice esistenza politica di chi ha “osato” mettere in discussione il dato politico in contrapposizione a quello in possesso del presunto e autoproclamato gotha politico setino, chiuso com’è nella convinzione delle proprie superiori (e tutte da dimostrare) capacità analitiche e politiche. Esprimendo gratuiti e non richiesti giudizi su persone che non si conoscono nemmeno, utilizzando termini che arrivano al limite dal ledere la dignità umana del singolo individuo, si è dimostrato tutta la propria assoluta incapacità di accettare il contraddittorio e il diritto di espressione di opinioni differenti; pensiamo che questo non abbia niente a che fare con le politica. Analisi su capacità personali e il diritto di esistere politicamente, lasciamola al giudizio degli elettori. Il totale rifiuto del contraddittorio, il tentativo intimidatorio di zittire chi ha posizioni politiche e conseguenti punti di vista diversi, il disprezzo mostrato nel trattare chi non la pensa allo stesso modo, non fa certo onore a chi magari si autodefinisce, e si considera, rappresentante di un riconosciuto partito politico. Questa palese chiusura ed isolamento rispetto ad altre realtà: forse è proprio questo il male che porta giovani (che non si considerano certo enfant prodige della politica, ma vorrebbero vivere con maggior impegno la loro vita sociale), ad allontanarsi da partiti, molti dei quali andrebbero gestiti con meno chiusura ed arroganza, e con la giusta dose di autocritica: potrebbero chiedersi anche perchè, nonostante tutte le presunte capacità, dopo anni si arriva ad esprimere l'onorevolissimo ma in percentuale nullo risultato elettorale che si ha. Chi decide chi deve avere diritto ad affacciarsi al mondo politico, di esprimere pubblicamente le proprie, magari opinabili opinioni, senza accertata e lunga militanza politica nei partiti? Non sono certo atteggiamenti estremisti di gruppi estremisti della politica che possono arrogarsi questo diritto, soprattutto in funzione dello scarso peso elettorale che hanno. La strenua difesa di 177 voti (che non possono essere considerati un successo elettorale) merita rispetto, come doveroso è il rispetto che merita singolarmente ogni elettore, anche e soprattutto da chi pretende di rappresentarli degnamente; ma non danno certo il diritto al disprezzo mostrato verso chi ha posizioni ed espresso valutazioni diverse dalle proprie, e se rapportati in un contesto di 25000 abitanti e 15000 elettori, si capisce che non si può avere la pretesa di rappresentare la verità assoluta e incontestabile, sapendo di rappresentare un pezzettino di territorio. Le proprie frustrazioni, le proprie speranze deluse in un più ampio ed auspicabile successo elettorale, non possono trovare sfogo prendendo di mira il rappresentante del nostro gruppo giovanile ed il gruppo di professionisti che rappresenta. É la capacità di autocritica che magari potrebbe servire ad accrescere quei consensi dati da fedelissimi, ma oltre i quali, nonostante la convinzione di superiorità politica, non si riesce proprio ad andare. Quando parliamo di mancato rinnovamento politico, parliamo anche di percorso mentale, e non è certo la decennale militanza monocolore che ci può dare la garanzia che questo possa avvenire, ma piuttosto attraverso la crescita costante di chi ha speso una vita combattendo questa distorta visione della vita pubblica, proprio attraverso il pluralismo, il costante dialogo e le molteplici esperienze politiche, fanno sì di poter vantare un ineguagliabile bagaglio ed un arricchimento diverso, da chi la politica la intende magari chiusa in spazi e rigidi standard. La coalizione del centro destra di Sezze ribadisce con questo comunicato quello che ha sempre affermato: non faremo e non ci interessa condurre una campagna politica improntata su attacchi alle persone, e cercheremo sempre di esprimere un giudizio politico, senza paura di dover dire la verità o la nostra posizione su argomenti anche scomodi, ma non tollereremo e mai accetteremo sconclusionate affermazioni o attacchi alle persone ed alla dignità umana, convinti come siamo della possibilità di libertà di espressione di ogni singolo individuo”.
Alessandro Mattei
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