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Roma. La Massoneria nelle due sicilie e i fratelli meridionali del 700. Alla Gangemi il nuovo libro di Ruggiero Di Castiglione, con Gustavo Raffi
Venerdì 9 marzo 2007 ore 19.00 presso Gangemi editore, Piazza di San Pantaleo 4 a Roma
ci sarà la
presentazione del volume
«La Massoneria nelle due sicilie e i "fratelli" meridionali del 700» di Ruggiero Di Castiglione.
Secondo l’autore, nel corso del Settecento, a Napoli prima e successivamente nelle maggiore
province delle Due Sicilie, venne introdotta ad opera di mercanti calvinisti francesi
una massoneria speculativa che adottando il sistema dei moderns inglesi, tendeva a
sovrapporsi alla preesistente massoneria "operativa", impersonata da un personaggio
quale il famoso Raimondo di Sangro, Principe di Sansevero. Dalla metà del secolo iniziò
dunque una rivalità tra le potenze massoniche estere (Olanda, Inghilterra, Francia, Austria)
per il predominio sulla "fratellanza" meridionale, che veniva ad inserirsi
nel più antico contrasto fra il "partito austriaco" e "partito spagnolo" che risaliva
almeno al 1734, anno della "fondazione del Regno" da parte di Carlo III. In tale
contesto che si ripercuoteva sulla vita economica del "regno meridionale" e minacciava
di paralizzarne le scelte politiche va dunque inquadrata la scelta operata da
un folto gruppo di "fratelli" che vollero sottrarsi ad ogni tentativo egemonico
di potenze estere e costituirono una obbedienza indipendente sotto il nome di
"Gran Loggia Nazionale" (1774). La fase successiva vedrà il diffondersi nelle
logge prima delle teorie illuministe e roussoiane e poi delle idee rivoluzionarie
d’oltralpe: l’epilogo finale sarà la tragica vicenda della Repubblica Napoletana
come ultima immagine di un secolo di aspirazioni e illusioni.
L'introduzione è
a cura di Bernardino Fioravanti,
Bibliotecario del Grande Oriente d’Italia.
Interverranno Giuseppe Galasso,
Presidente della Società Napoletana di Storia Patria,
Carlo Ricotti
Università LUISS "Guido Carli" Roma. Le conclusioni sono affidate a
Gustavo Raffi,
Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani
Mauro Cascio
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