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Latina. Sicurezza stradale. Mario Tortorelli: «Subito un tavolo interistituzionale per provare ad avere ragione di una emergenza grave...»
Mario Tortorelli, coordinatore provinciale della Democrazia Cristiana, interviene a proposito della sicurezza stradale nella provincia di Latina. Un tema che in questi giorni sembra essere terribilmente tornato alla ribalta.
«La situazione sta peggiorando sempre di più. È necessario un intervento mirato di prevenzione e controllo che veda, come protagonisti, tutti i Comuni e la Provincia, in maniera tale che si possa dar vita ad un tavolo comune, insieme con la Regione, per poter programmare interventi sul territorio».
Secondo il leader DC si sono tentati, per troppo tempo, approcci approssimativi che sono riusciti a fermare le tragedie che puntualmente avvengono sulle strade.
«Basta semplicemente pensare a quanto avviene, quasi ogni giorno, sulla Pontina o sull’Appia. Due strade molto pericolose che andrebbero messe in sicurezza con grandissima urgenza prima che ci continuino a morire altre persone. Per fermare queste tragedie, e lo ribadisco ancora una volta, bisogna puntare su una politica di collaborazione tra i vari Enti affinché si possano effettuare interventi mirati ed efficaci».
La Democrazia Cristiana porterò questo tema all’ordine del giorno di ogni Comune della Provincia in maniera tale da poter far si che diventi uno dei tempi principali della politica pontina.
«Sensibilizzeremo l’opinione pubblica e lo renderemo un caposaldo delle campagne elettorali nei Comuni dove presenteremo una nostra lista. Non possiamo permettere che la politica lasci da soli i cittadini. Non possiamo tollerare che vi siano ancora altri ritardi. La messa in sicurezza della Pontina, dell’Appia, della Flacca e di tutto il reticolato stradale intorno a queste due grandi arterie è una necessità tra le più urgenti. Nessuno può permettersi di trascurare una questione di così fondamentale importanza».
«Per noi è fondamentale la tutela della vita in tutte le sue forme» continua ancora l’ex assessore provinciale «non possiamo tollerare che una situazione di totale pericolo possa continuare a persistere senza che venga fatto alcun tentativo per ridurre sensibilmente i rischi».
Andrea Apruzzese
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