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Latina. Istituto zooprofilattico, la sede a Chiesuola. Piero Marrazzo: «Agricoltura e allevamento sono il volano dell'economia di questo territorio»
Ai microfoni di ParvapoliS con il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, a Latina in occasione dell'inaugurazione della nuova sede della sezione dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana, in località Chiesuola.
«È uno di quegli appuntamenti - ha dichiarato ieri Marrazzo - che un territorio si aspetta: è il segnale di profondo riconoscimento ad uno dei volani dell'economia della nostra regione, quello delle economie tradizionali (in cui ricadono l'agricoltura e l'allevamento) ed anche per l'attività sociale che svolge lo zooprofilattico. Penso ad esempio ai momenti di controllo, come quelli in una mensa pubblica. Arrivare a questo significa dare alla nostra regione una marcia in più, e darla a chi lavora con dedizione sul territorio».
Soprattutto in un territorio pontino dove l'agrozootecnico ha la sua importanza.
«Ho sempre pensato che le istituzioni sono in debito con l'agro Pontino: quando si parla di allevamento, penso a cosa ha significato per questo territorio la blue thong. Sono ferite che si possono colmare solamente con un impegno costante accanto agli allevatori ed accanto ad un settore che ci dà una rilevante posizione in Italia ed in Europa».
Un'ultima considerazione sulla questione "Espresso"?
«Ne parliamo un'altra volta».
Questa struttura moderna è un traguardo importante per ripartire meglio in un settore in difficoltà?
«La nostra regione si è dotata di un piano di sviluppo rurale, di leggi come quella dei distretti rurali, sull'ogm, sull'agriturismo. È un settore che deve affrontare sfide difficili, ma nel Lazio le può affrontare con maggiore sicurezza perché ci siamo dotati di risorse e di norme che aiutano tutto il settore, in cui sono centrali i temi della tracciabilità, della qualità, e soprattutto della sicurezza».
Lei ha proposto una legge regionale sulle unioni civili: non teme difficoltà, con l'Udeur, all'interno della sua maggioranza?
«Io ribadisco la centralità dell'articolo 29 della Costituzione, ovvero della famiglia. Poi ho detto - a latere - con responsabilità ed ambiti diversi dai livelli nazionali, che nella nostra regione si possono e si devono adottare norme che garantiscano dei diritti ai cittadini che non vivono un rapporto matrimoniale. Dovremo lavorare sempre di più per aiutare la famiglia a svolgere il suo ruolo, ma allo stesso tempo non possiamo dimenticare cittadini che hanno dei diritti».
Quale sarà il futuro della Asl di Latina dopo Petti?
«Petti, che ritengo debba rimanere in squadra in Regione, ci lascia un modello di Asl attento al territorio, capace di programmare e concertare, un'eredità da ben gestire. Nelle prossime settimane sapremo dare una risposta adeguata all'esperienza di Petti, molto positiva».
Il tavolo "Progetto Latina" giunge alle sue battute finali: quali i primi risultati?
«Il primo risultato è che ci siamo dotati di uno strumento programmatorio figlio della concertazione: abbiamo parlato con le parti sociali e con gli imprenditori. Spero che possa essere utilizzato al meglio dalla Regione, dalla Provincia e dai Comuni, a partire da quello di Latina».
Nel corso del suo intervento durante l'inaugurazione, Marrazzo ha inoltre toccato i temi delle infrastrutture, evidenziando la volontà della Regione di realizzare la nuova arteria di collegamento Roma-Latina, e della difesa dell’ambiente, con la volontà dell'Ente di potenziare la raccolta differenziata in un quadro di nuova cultura di smaltimento dei rifiuti. All’inaugurazione hanno partecipato anche l’assessore regionale alla Sanità, Augusto Battaglia, e all’agricoltura, Daniela Valentini. Il primo ha ricordato come “i passaggi difficili in tema di sicurezza alimentare sono stati superati grazie al lavoro, quasi centenario, dell’istituto zooprofilattico”, mentre Valentini ha sottolineato come l’istituto rappresenti “un alleato prezioso per il settore”. Ferdinando Sbizzarra, giunto in rappresentanza del sottosegretario alla Salute Giampaolo Patta, ha infine evidenziato che il ministero ha incrementato del 20 per cento gli stanziamenti per gli istituti zooprofilattici. Nel territorio delle province di Latina e Frosinone, su cui opera la sezione dell’istituto zooprofilattico, vi sono 120mila bovini da latte, 140mila capi ovi-caprini, 22mila suini e 47mila bufale, come ha ricordato il direttore della struttura, Renzo Nazareno Brizioli.
Andrea Apruzzese
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