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Latina. Questo aeroporto s'ha da fare, attesa per il volo zero. Giorgio De Marchis: «Dino Lucchetti ha stimolato il dibattito e la riflessione»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Giorgio De Marchis, consigliere comunale dei Democratici
di Sinistra. Si parla tanto di aeroporto, ci sono consensi bipartisan, c'è una grande
attesa da parte delle categorie professionali e della cittadinanza tutta. E si è per il
16 marzo anche organizzato un volo zero, che è un po' la notizia del giorno...
Lei che valutazioni ne dà? «È l'elemento centrale per lo sviluppo della città. Abbandonando
i progetti faraonici e fallimentari che hanno caratterizzato le amministrazioni
precedenti. Pensiamo alle Terme, per esempio. L'aeroporto è una svolta e può portare
Latina in un'altra dimensione. Fino ad esso l'aeroporto è stato vissuto come una servitù
militare, pur non essendo io non antimilitarista. Ma oggi dobbiamo pensare
ad una trasformazione di quella struttura e garantire a qui militari un
trasferimento giusto, logico e dignitoso, come potrebbe essere Pratica di Mare.
Oltretutto la scuola di volo di Latina, che è stata una scuola di volo importante,
oggi è molto ridimensionata. Il Low Cost al Comani garantirebbe sviluppo a noi
e risolverebbe il traffico di Ciampino».
Ma la Regione, a parte Ciani, è davvero sicura? Marrazzo, che ha aperto oltre che
a Viterbo anche a Frosinone, non ha un atteggiamento troppo ambiguo?
«Semmai atteggiamento ambiguo c'è stato direi che è stato quello della Provincia
che parla di una collocazione della struttura in un'area non meglio precisata tra
Cisterna ed Aprilia.
Comunque, ci sono grandi convergenze tra destra e sinistra. E ritengo molto importante
il ruolo svolo dalle associazioni, come quella di Dino Lucchetti. Lucchetti
ha avuto il merito attraverso un'operazione seria, parallela a quella istituzionale
e dei partiti, a porre al centro dell'attenzione e del dibattito una sfida importante
come questa. Noi ci giochiamo una battaglia di orgoglio importante. In questi ultimi
anni Latina ha perso tutte le battaglie importanti. Ha perso sulla Corte di Appello,
sull'alta velocità, decine di anni fa perse la battaglia dell'autostrada. Ora
tutta la classe politica, sindaco in testa, deve sentire la necessità morale e politica
di sostenere questo progetto importante».
Diana A. Harja
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