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Latina. Questa provincia può ripartire. Piero Marrazzo: «Dobbiamo darci una data: il 2015». Al più presto un incontro con Cusani
Ai microfoni di ParvapoliS con il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo. Ieri si è tenuta la sessione plenaria conclusiva del tavolo "Progetto Latina", cui hanno preso parte la Regione (oltre a Marrazzo erano presenti gli assessori allo Sviluppo Economico, Raffaele Ranucci, ai Lavori Pubblici, Bruno Astorre, alla Mobilità, Fabio Ciani, alle Politiche Sociali Alessandra Mandarelli, alla Semplificazione Amministrativa, Mario Michelangeli), il Comune di Latina, e 31 tra associazioni di categoria, parti sociali e le tre sigle sindacali.
Che provincia scaturisce da questo protocollo?
«Una provincia di Latina collegata meglio, con Roma e le altre province; la possibilità di studiare e avere opportunità di lavoro sul territorio, esaltando le grandi tradizioni come turismo, cultura, ambiente, agricoltura. La classe dirigente si è dotata di uno strumento. Ora quel 2015 (fissato nel cronoprogramma del protocollo, ndr) è una data che non si può mancare per dire ai ragazzi che non devono andare più via da Latina».
Pieno accordo con Zaccheo, ora c'è da recuperare Cusani.
«Io ho scelto come assessore Ranucci, che come sapete è stato nella Figc, un grande dirigente del calcio. Raffaele, che è stato un grande protagonista di questo tavolo, ha saputo usare al meglio gli attaccanti che aveva, il sindaco Zaccheo e il presidente della Regione. Ma siccome questo deve essere un bel gioco offensivo, bisogna giocare con il tridente, per cui dobbiamo fare in modo che scenda in campo anche la Provincia, con il grande rispetto che ci deve essere per le posizioni anche quando non sono convergenti. Ma qui non devono convergere le posizioni, bensì le istituzioni».
Possiamo dire che tra le novità c'è quella che strizzate l'occhio al porto di Latina?
«Tra le novità, diciamo che strizziamo l'occhio ad una riqualificazione del litorale. Il protocollo ha già portato un successo, che presso la Regione chiediamo di istituire un tavolo per parlare di Sapei, Sogin, di quei luoghi dove i territori sentono una voglia di riqualificazione. C'è un progetto del Comune, che si dovrà inserire nel piano di studi della portualità della Regione, ma quando si apre la stagione della concertazione, tutto è più facile. Ho sempre pensato che questa è una provincia che non può fare a meno delle sue coste. Se puntiamo allo sviluppo dei distretti della nautica, dell'economia, del turismo, dobbiamo preservare. Non dico che dobbiamo bloccare lo sviluppo, anche quando riguarda l'energia, però deve essere compatibile e sostenibile. Ho ereditato delle situazioni, come le hanno ereditate Zaccheo e Cusani. Chiederò alla società Terna, al Gestore della rete di trasmissione nazionale, alla Sogin ed a tutti i soggetti di sedersi a questo tavolo. Mi sembrerebbe già un buon risultato recuperarne almeno una parte del territorio Sogin».
Lei ha dato piena disponibilità ad incontrare Cusani?
«Assolutamente si. Lo devo al territorio, al territorio, alle istituzioni. Il presidente della Regione auspica che questo incontro accada presto. Non si può raggiungere un obiettivo senza la Provincia. Dopodichè ci siederemo e ci sarà da discutere di tante cose, a partire dalla Roma-Latina, ma questo non vuol dire che non si farà, si troverà il punto di caduta tra il territorio e la realizzabilità dell'opera. Ormai io credo che una cosa l'abbiano chiara tutti: che oggi il patto non lo abbiamo firmato in una "conventicola", ma lo abbiamo firmato davanti ai cittadini e per i cittadini».
Molti i punti previsti nel protocollo d'intesa scaturito da tre mesi di colloqui e confronti nei tavoli settoriali, partiti il 1 dicembre 2006, lungo le tre direttrici del sistema produttivo, dello sviluppo del territorio e delle infrastrutture e mobilità. Le firme, nella sessione plenaria di ieri mattina, sono quelle di tutte le associazioni di categoria e delle tre sigle sindacali. Ma il primo risultato è certamente la piena sintonia registrata tra le due istituzioni ed i loro due massimi rappresentanti, il sindaco Zaccheo e il presidente Marrazzo, a partire proprio dalle emergenze del progetto Sapei e della fetta di territorio della Sogin su cui insiste la ex centrale nucleare, e su cui dovrebbe approdare il cavo sottomarino. Ieri infatti i due enti hanno firmato una richiesta per la Terna di «valutare la possibilità di una sospensione temporanea dell'avvio dei lavori relativi al progetto del "Nuovo collegamento sottomarino in corrente continua Sapei (Sardegna-Penisola Italiana)" e istituire contestualmente un Tavolo Tecnico presso la Regione Lazio con i soggetti interessati, al fine di verificare ed evitare che quanto previsto nel suddetto protocollo d'intesa (quello scaturito dal "Progetto Latina", ovvero la portualità di Latina, ndr) venga in qualche modo compromesso in maniera irreversibile dalla realizzazione delle opere previste nel progetto suddetto». I porti di Latina: il protocollo del "Progetto Latina" ne parla esplicitamente, nel capitolo sulle infrastrutture, precisando «la riqualificazione della costa e la realizzazione della infrastruttura portuale di Foce Verde, in linea con lo studio del piano dei porti». Infrastrutture, tema delicato per il territorio provinciale: il protocollo prevede - tra gli altri progetti - l'avvio dei lavori per la Roma-Latina, per la Cisterna-Valmontone e per la Pedemontana di Formia entro il 2009. Argomento attuale anche l'aeroporto civile presso il "Comani" di Latina Scalo: Marrazzo ha precisato che non ci sono state corsie privilegiate. «Ho messo tutte le province interessate in condizione di arrivare: chi avrà i progetti più validi, vincerà». Il presidente ha inoltre confermato che il 20 marzo si terrà il tavolo tecnico da cui scaturirà poi la decisione della Regione. Relativamente al sistema produttivo, il protocollo prevede, tra l'altro, il rafforzamento dei distretti industriali, tecnologici, culturali e turistici, l'inclusione della provincia di Latina nel sistema produttivo locale della nautica, l'avvio di progetti di marketing territoriale per attrarre nuovi insediamenti produttivi. Incentivi anche per lo sviluppo della ricerca industriale, della filiera agricola, per la crescita e qualificazione delle risorse umane. Sul problema dell'ampliamento delle discariche di Borgo Montello, Marrazzo ha sottolineato che si tratta solo di un provvedimento emergenziale, in attesa che il governo approvi il piano regionale per i rifiuti. Sui dati della raccolta differenziata si è registrato l'unico momento di frizione della giornata: all'annuncio di Zaccheo del 60% di raccolta in alcune zone del Comune, l'assessore regionale Astorre ha risposto con un sorridente "Impossibile". Ma è stato prontamente richiamato da Marrazzo. Al termine, il presidente ha visitato, insieme al candidato sindaco del centro sinistra Maurizio Mansutti, la sede degli uffici della Regione in piazza del Popolo, annunciando che potrebbero diventare «la sede di rappresentanza dell'Ente, la casa della Regione a Latina».
Andrea Apruzzese
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