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Latina. Impiantistica sportiva, che fare. Mario Tortorelli: «Investiamo sulla promozione turistica anche attraverso gli sport minori»

«L’impiantistica sportiva nella città di Latina è carente, ci sono poche strutture coperte, alcune sono in corso di costruzione e riguardano gli sport della scherma, della boxe e del tiro con l’arco, sorgono nei pressi dello stadio Comunale ma devono essere ancora ultimate. Nella città mancano impianti sportivi di qualità, dove i giovani possano crescere in buona salute. Altri nuovi impianti costituirebbero una risorsa potenziale per la crescita economica stessa. Sarà un mio obiettivo primario, cercare di sensibilizzare le forze economiche ed imprenditoriali di Latina verso la sponsorizzazione di sport che non sono conosciuti come il calcio, discipline che hanno al loro interno una grande partecipazione di base, quali il pattinaggio, l’atletica, il baseball, ecc…..». Mario Tortorelli, coordinatore provinciale della Democrazia Cristiana, aggiunge «Con l’aumento delle infrastrutture sportive, notevoli sarebbero i risvolti anche di carattere turistico e promozionale, si potrebbe trovare giovamento dalle nuove iniziative intraprese che abbiano nello sport il nodo centrale, il tutto si trasformerebbe in un ottimo mezzo di comunicazione per il buon nome di Latina, nel contempo si evolverebbe e migliorerebbe anche il contesto sociale in generale». «Si dovrebbero creare nuove infrastrutture per gli sport che competono a livello nazionale o regionale e altre per le squadre minori. Cercherò di sensibilizzare le forze politiche cittadine ad affrontare queste problematiche, consapevole dell’importanza che rivestono al di là del mero dato ludico e sportivo. Molte società sportive nascono senza nessun scopo di lucro, e sono frutto di appassionati che si organizzano per superare le lacune che la nostra città presenta. Sono iniziative intelligenti che fanno si che sia giovani e persone di una certa età, possano trascorrere parte del loro tempo libero». Aggiunge inoltre «Io e la Democrazia Cristiana ci batteremo, perché riteniamo che le infrastrutture sportive sono un biglietto da visita per una città all’avanguardia, moderna e progettata a misura d’uomo».

Elisabetta Rizzo